Il presente contributo affronta il tema del cibo e dei golosi nella Divina commedia concentrando l’attenzione su due canti in particolare, il VI dell’Inferno e il XXIV del Purgatorio: entrambi i canti contengono passi ricchi di spunti suggestivi, che hanno sollecitato la riflessione artistica di numerosi interpreti visivi della Divina commedia, dall’epoca medievale fino al tempo presente. È proprio ad alcuni artisti contemporanei che sono dedicate queste pagine, inevitabilmente frutto di una scelta soggettiva e in quanto tale espressione di una determinata proposta interpretativa, passibile di revisione e critiche. Il saggio ruota attorno a cinque artisti (Tom Phillips, Monika Beisner, Paolo Barbieri, Emiliano Ponzi e Mimmo Paladino) recentemente selezionati per la mostra Dante ipermoderno, esposizione promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in occasione delle celebrazioni per il Settecentenario della morte del Sommo poeta e destinata alla circuitazione in ambito internazionale. La motivazione della scelta non risiede (sol)tanto nel fatto che lo scrivente sia anche il curatore della mostra, quanto nella possibilità di presentare cinque approcci artistici differenti al testo dantesco. Se Phillips e Paladino elaborano immagini che entrano in un rapporto criticamente dinamico e attivo con la Divina commedia, Beisner valorizza nelle sue illustrazioni l’aspetto filologico, che si riverbera sulla tecnica utilizzata (la tempera all’uovo su carta), mentre Barbieri e Ponzi trasportano Dante nel linguaggio visivo e comunicativo della contemporaneità. Un viaggio breve ma utile per cogliere l’inesauribile molteplicità di approcci e stili, affermando una volta in più la costante attualità della Commedia dantesca. This essay addresses the theme of food and gluttons in the Divine Comedy focusing on two “cantos” in particular, canto VI of Hell and XXIV of Purgatory: both cantos contain passages rich in ideas, which have prompted artistic reflection among numerous visual interpreters of the Divine Comedy, from the Middle Ages to the present time. It is to some contemporary artists that these pages are dedicated: inevitably the list is a result of a subjective choice and, as such, the expression of a specific point of view. The essay revolves around five artists (Tom Phillips, Monika Beisner, Paolo Barbieri, Emiliano Ponzi and Mimmo Paladino) recently selected for the exhibition entitled Hyper-Modern Dante. Illustrations of Dante throughout the world 1983-2021, promoted by the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation to celebrate the 700th anniversary from the death of Dante to be shown in Italian Cultural Institutes around the world. The choice is motivated not only by the fact that the writer of this article is also the curator of the exhibition, but by the possibility of presenting five different artistic approaches to Dante’s text. Phillips and Paladino produce images that enter into a critically dynamic and active relationship with the Divine Comedy, Beisner enhances the philological aspect in her illustrations that reverberate with the technique used (egg tempera on paper), while Barbieri and Ponzi transport Dante into the visual and communicative language of contemporaneity. This is a short journey, that will help grasp the inexhaustible multiplicity of approaches and styles, once more affirming the constant relevance of Dante’s Divine Comedy.

Dante e il cibo nelle interpretazioni visive contemporanee: alcuni esempi / Giorgio Bacci. - STAMPA. - (2023), pp. 121-130.

Dante e il cibo nelle interpretazioni visive contemporanee: alcuni esempi

Giorgio Bacci
2023

Abstract

Il presente contributo affronta il tema del cibo e dei golosi nella Divina commedia concentrando l’attenzione su due canti in particolare, il VI dell’Inferno e il XXIV del Purgatorio: entrambi i canti contengono passi ricchi di spunti suggestivi, che hanno sollecitato la riflessione artistica di numerosi interpreti visivi della Divina commedia, dall’epoca medievale fino al tempo presente. È proprio ad alcuni artisti contemporanei che sono dedicate queste pagine, inevitabilmente frutto di una scelta soggettiva e in quanto tale espressione di una determinata proposta interpretativa, passibile di revisione e critiche. Il saggio ruota attorno a cinque artisti (Tom Phillips, Monika Beisner, Paolo Barbieri, Emiliano Ponzi e Mimmo Paladino) recentemente selezionati per la mostra Dante ipermoderno, esposizione promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in occasione delle celebrazioni per il Settecentenario della morte del Sommo poeta e destinata alla circuitazione in ambito internazionale. La motivazione della scelta non risiede (sol)tanto nel fatto che lo scrivente sia anche il curatore della mostra, quanto nella possibilità di presentare cinque approcci artistici differenti al testo dantesco. Se Phillips e Paladino elaborano immagini che entrano in un rapporto criticamente dinamico e attivo con la Divina commedia, Beisner valorizza nelle sue illustrazioni l’aspetto filologico, che si riverbera sulla tecnica utilizzata (la tempera all’uovo su carta), mentre Barbieri e Ponzi trasportano Dante nel linguaggio visivo e comunicativo della contemporaneità. Un viaggio breve ma utile per cogliere l’inesauribile molteplicità di approcci e stili, affermando una volta in più la costante attualità della Commedia dantesca. This essay addresses the theme of food and gluttons in the Divine Comedy focusing on two “cantos” in particular, canto VI of Hell and XXIV of Purgatory: both cantos contain passages rich in ideas, which have prompted artistic reflection among numerous visual interpreters of the Divine Comedy, from the Middle Ages to the present time. It is to some contemporary artists that these pages are dedicated: inevitably the list is a result of a subjective choice and, as such, the expression of a specific point of view. The essay revolves around five artists (Tom Phillips, Monika Beisner, Paolo Barbieri, Emiliano Ponzi and Mimmo Paladino) recently selected for the exhibition entitled Hyper-Modern Dante. Illustrations of Dante throughout the world 1983-2021, promoted by the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation to celebrate the 700th anniversary from the death of Dante to be shown in Italian Cultural Institutes around the world. The choice is motivated not only by the fact that the writer of this article is also the curator of the exhibition, but by the possibility of presenting five different artistic approaches to Dante’s text. Phillips and Paladino produce images that enter into a critically dynamic and active relationship with the Divine Comedy, Beisner enhances the philological aspect in her illustrations that reverberate with the technique used (egg tempera on paper), while Barbieri and Ponzi transport Dante into the visual and communicative language of contemporaneity. This is a short journey, that will help grasp the inexhaustible multiplicity of approaches and styles, once more affirming the constant relevance of Dante’s Divine Comedy.
2023
9788846765796
Dante e il cibo. Uno sguardo interdisciplinare
121
130
Giorgio Bacci
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