Il saggio contenuto nel volume dedicato alle opere realizzate da Pier Niccolò Berardi in Basilicata ripercorre l’opera dell’architetto fiesolano, membro di quel Gruppo Toscano, capitanato da Giovanni Michelucci, che vinse nel 1933 il concorso per il nuovo fabbricato viaggiatori della stazione di Santa Maria Novella, una delle più riuscite opere del Razionalismo Italiano. Carattere riservato e poco incline all’autopromozione, Pier Niccolò Berardi contribuì con una serie di notevoli fotografie alla fondamentale mostra curata da Giuseppe Pagano e Guarniero Daniel “Architettura Rurale Italiana” per la Triennale di Milano del 1936, proseguendo dopo il completamento della stazione fiorentina con interessanti opere razionali costruite in collaborazione con Gherardo Bosio. Nel dopoguerra, a poche opere declinate su un raffinato modernismo (il Museo Richard Ginori a Sesto Fiorentino, su tutte, seguirà una produzione di interessanti case per committenti appartenenti all’alta borghesia e alla nobilità che saranno declinate secondo i canoni di uno stile vernacolare che pone al centro della sua opera - totalmente ignorata dalla pubblicistica dell’epoca- la celebrazione della casa contadina come nucleo fondativo dell’abitare. Raffinato architetto, lontano dalle mode e dal dibattito architettonico del secondo dopoguerra, Berardi con il suo lavoro è stato riscoperto solo da poco. Questo volume intende approfondire e continuare la ricerca sul suo lavoro illustrando una pagina ancora oggi poco conosciuta relativa alle serie di incarichi ottenuti dal Conte Rivetti nella allora remota Maratea. The essay contained in the book dedicated to the works realized by Pier Niccolò Berardi in Basilicata traces the work of the architect from Fiesole, a member of the Tuscan Group, led by Giovanni Michelucci, who won the competition in 1933 for the new passenger building of the Santa Maria Novella station, one of the most successful works of Italian Rationalism. A reserved character with little inclination for self-promotion, Pier Niccolò Berardi contributed a series of remarkable photographs to the fundamental exhibition curated by Giuseppe Pagano and Guarniero Daniel 'Architettura Rurale Italiana' (Italian Rural Architecture) for the Milan Triennale in 1936, continuing after the completion of the Florentine station with interesting rational works built in collaboration with Gherardo Bosio. In the post-war period, a few works based on refined modernism (the Richard Ginori Museum in Sesto Fiorentino, above all) were followed by a production of interesting houses for patrons belonging to the upper middle class and the nobility, which were declined according to the canons of a vernacular style that placed at the center of his work - totally ignored by the publicity of the time - the celebration of the peasant house as the founding nucleus of living. A refined architect, far removed from the fashions and architectural debate of the post-World War II period, Berardi's work has only recently been rediscovered. This book is intended to explore and continue the research on his work by illustrating a still little-known page relating to the series of commissions obtained by Count Rivetti in the then-remote Maratea.

Pier niccolò berardi architettura della tradizione a maratea / Andrea Innocenzo Volpe. - STAMPA. - (2023), pp. 88-140.

Pier niccolò berardi architettura della tradizione a maratea

Andrea Innocenzo Volpe
2023

Abstract

Il saggio contenuto nel volume dedicato alle opere realizzate da Pier Niccolò Berardi in Basilicata ripercorre l’opera dell’architetto fiesolano, membro di quel Gruppo Toscano, capitanato da Giovanni Michelucci, che vinse nel 1933 il concorso per il nuovo fabbricato viaggiatori della stazione di Santa Maria Novella, una delle più riuscite opere del Razionalismo Italiano. Carattere riservato e poco incline all’autopromozione, Pier Niccolò Berardi contribuì con una serie di notevoli fotografie alla fondamentale mostra curata da Giuseppe Pagano e Guarniero Daniel “Architettura Rurale Italiana” per la Triennale di Milano del 1936, proseguendo dopo il completamento della stazione fiorentina con interessanti opere razionali costruite in collaborazione con Gherardo Bosio. Nel dopoguerra, a poche opere declinate su un raffinato modernismo (il Museo Richard Ginori a Sesto Fiorentino, su tutte, seguirà una produzione di interessanti case per committenti appartenenti all’alta borghesia e alla nobilità che saranno declinate secondo i canoni di uno stile vernacolare che pone al centro della sua opera - totalmente ignorata dalla pubblicistica dell’epoca- la celebrazione della casa contadina come nucleo fondativo dell’abitare. Raffinato architetto, lontano dalle mode e dal dibattito architettonico del secondo dopoguerra, Berardi con il suo lavoro è stato riscoperto solo da poco. Questo volume intende approfondire e continuare la ricerca sul suo lavoro illustrando una pagina ancora oggi poco conosciuta relativa alle serie di incarichi ottenuti dal Conte Rivetti nella allora remota Maratea. The essay contained in the book dedicated to the works realized by Pier Niccolò Berardi in Basilicata traces the work of the architect from Fiesole, a member of the Tuscan Group, led by Giovanni Michelucci, who won the competition in 1933 for the new passenger building of the Santa Maria Novella station, one of the most successful works of Italian Rationalism. A reserved character with little inclination for self-promotion, Pier Niccolò Berardi contributed a series of remarkable photographs to the fundamental exhibition curated by Giuseppe Pagano and Guarniero Daniel 'Architettura Rurale Italiana' (Italian Rural Architecture) for the Milan Triennale in 1936, continuing after the completion of the Florentine station with interesting rational works built in collaboration with Gherardo Bosio. In the post-war period, a few works based on refined modernism (the Richard Ginori Museum in Sesto Fiorentino, above all) were followed by a production of interesting houses for patrons belonging to the upper middle class and the nobility, which were declined according to the canons of a vernacular style that placed at the center of his work - totally ignored by the publicity of the time - the celebration of the peasant house as the founding nucleus of living. A refined architect, far removed from the fashions and architectural debate of the post-World War II period, Berardi's work has only recently been rediscovered. This book is intended to explore and continue the research on his work by illustrating a still little-known page relating to the series of commissions obtained by Count Rivetti in the then-remote Maratea.
2023
9788892801882
88
140
Andrea Innocenzo Volpe
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