Il titolo della tesi riassume in modo chiaro il senso del lavoro progettuale di Valentina Raggi e Michele Tobia. Una dichiarazione di metodo e di poetica che rappresenta al meglio lo spirito della collaborazione scientifica svolta assieme al Prof. Toru Ajisaka nell’ambito dell’accordo che dal 2016 lega il DIDA, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze col Department of Architecture and Architectural Engineering di Kagoshima University. Antica tecnica poetica giapponese risalente all’epoca Kamakura (1162-1241), l’Honkadori (letteralmente ‘‘variazioni del poema base’’) prevede l’inserzione da parte di un autore di un frammento di poesia antica in un nuovo componimento. Lo scopo di questo innesto di brani tradizionali e riconoscibili in una nuova composizione è la creazione di uno stato di tensione fra l’originalità del nuovo e il valore di testimonianza e monito dell’antico riferimento. Continuità spazio-temporale fra opere di epoche diverse che si specchiano una nell’altra in una tangibile, mutua, risonanza che di fatto genera un’inedita sostanza poetica. Noto per essere stato uno dei set giapponesi di ‘‘You only live twice’’ (1967), uno dei più celebri film di James Bond, Akime è un villaggio di pescatori della prefettura di Kagoshima che si affaccia sul Mar Cinese Orientale. Posto sul lato ovest della penisola di Satsuma esso è in realtà più famoso per essere stato l’approdo nel 753 del monaco buddhista cinese Jianzhen (Ganjin in giapponese), colui che riportò allo spirito originario il buddhismo giapponese, introdotto nell’impero da appena due secoli e già degenerato grazie alla corruzione di monaci oramai lontanissimi dal rigore della regola. Dapprima abate del Tōdai-ji, il tempio del grande Buddha di Nara, Jianzhen fondò sempre nell’antica capitale il Tōshōdai-ji dove è attualmente sepolto. Con analogo rigore il progetto di Raggi e Tobia, esito di un mese di ricerca svolta nel campus di Kagoshima University e in situ ad Akime, cerca di innestare sul logoro testo del villaggio di pescatori, passato dai fasti cinematografici a una progressiva decadenza e abbandono, un’ipotesi di rinascita e valorizzazione sostenibile come albergo diffuso, fatta di pochi e decisivi gesti. Progetti che rileggono la tradizione costruttiva giapponese con una sensibilità e una capacità di ascolto e dialogo col luogo, tutta italiana. Come in un waka, antico modello di poesia giapponese tradizionale, il progetto si risolve mediante la massima sintesi formale grazie ad un attento lavoro sul principio insediativo delle architetture immaginate nei diversi siti. Frammenti di poetica ragionevolezza; versi abilmente innestati su un ‘poema’ disabitato, grazie ai quali poter immaginare una vita nova per l’antico villaggio. The title of this thesis sums up the meaning of Valentina Raggi and Michele Tobia's project work. A declaration of method and poetics that best represent the spirit of the scientific collaboration carried out together with Prof. Toru Ajisaka in the framework of the agreement that since 2016 links the DIDA, Department of Architecture of the University of Florence with the Department of Architecture and Design of the University of Florence. Studies of Florence with the Department of Architecture and Architectural Engineering of Kagoshima University. An ancient Japanese poetic technique dating back to the Kamakura era (1162-1241), the Honkadori (literally ''variations of the basic poem') involves the insertion by an author of a fragment of ancient poetry into a new composition. The purpose of this grafting of traditional and recognizable pieces into a new composition is the creation of a state of tension between the originality of the new and the testimony and warning value of the ancient reference. Continuity Space-time continuity between works from different eras that are mirrored in one another in a tangible, mutual resonance that in fact generates an unprecedented poetic substance. Known for being one of the Japanese sets of ''You Only Live Twice'' (1967), one of the most famous James Bond films, Akime is a fishing village in Kagoshima Prefecture overlooking the East China Sea. Located on the side of the Satsuma Peninsula, it is actually more famous for having been the landing place in 753 of the Chinese Buddhist monk Jianzhen (Ganan). monk Jianzhen (Ganjin in Japanese), the one who restored the original spirit of Japanese Buddhism, which had been introduced into the empire barely two centuries earlier and already degenerated thanks to the corruption of monks far removed from the rigor of the rule. Initially abbot of the Tōdai-ji, the temple of the great Buddha of Nara, Jianzhen also founded in the ancient capital the Tōshōdai-ji Temple where he is currently buried. With similar rigor, Raggi and Tobia's project, the result of a month of research carried out on the campus of Kagoshima University and in situ at Akime, seeks to graft onto the worn-out text of the fishing village, which has gone from cinematic splendor to a gradual decay and abandonment, a hypothesis of rebirth and sustainable valorisation as a diffused hotel, made up of a few decisive gestures. Projects that reinterpret the Japanese building tradition with a sensitivity and an ability to listening and dialogue with the place, all Italian. As in a waka, an ancient model of traditional Japanese poetry, the project is resolved through maximum synthesis formal synthesis thanks to careful work on the settlement principle of the architectures imagined in the various sites. Fragments of poetic reasonableness; verses skilfully grafted onto an uninhabited 'poem', thanks to which one can imagine a vita nova for the ancient village.
Variazioni italiane su un poema scritto nel giappone nel sud / Andrea Innocenzo Volpe. - STAMPA. - (2023), pp. 4-5.
Variazioni italiane su un poema scritto nel giappone nel sud
Andrea Innocenzo Volpe
2023
Abstract
Il titolo della tesi riassume in modo chiaro il senso del lavoro progettuale di Valentina Raggi e Michele Tobia. Una dichiarazione di metodo e di poetica che rappresenta al meglio lo spirito della collaborazione scientifica svolta assieme al Prof. Toru Ajisaka nell’ambito dell’accordo che dal 2016 lega il DIDA, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze col Department of Architecture and Architectural Engineering di Kagoshima University. Antica tecnica poetica giapponese risalente all’epoca Kamakura (1162-1241), l’Honkadori (letteralmente ‘‘variazioni del poema base’’) prevede l’inserzione da parte di un autore di un frammento di poesia antica in un nuovo componimento. Lo scopo di questo innesto di brani tradizionali e riconoscibili in una nuova composizione è la creazione di uno stato di tensione fra l’originalità del nuovo e il valore di testimonianza e monito dell’antico riferimento. Continuità spazio-temporale fra opere di epoche diverse che si specchiano una nell’altra in una tangibile, mutua, risonanza che di fatto genera un’inedita sostanza poetica. Noto per essere stato uno dei set giapponesi di ‘‘You only live twice’’ (1967), uno dei più celebri film di James Bond, Akime è un villaggio di pescatori della prefettura di Kagoshima che si affaccia sul Mar Cinese Orientale. Posto sul lato ovest della penisola di Satsuma esso è in realtà più famoso per essere stato l’approdo nel 753 del monaco buddhista cinese Jianzhen (Ganjin in giapponese), colui che riportò allo spirito originario il buddhismo giapponese, introdotto nell’impero da appena due secoli e già degenerato grazie alla corruzione di monaci oramai lontanissimi dal rigore della regola. Dapprima abate del Tōdai-ji, il tempio del grande Buddha di Nara, Jianzhen fondò sempre nell’antica capitale il Tōshōdai-ji dove è attualmente sepolto. Con analogo rigore il progetto di Raggi e Tobia, esito di un mese di ricerca svolta nel campus di Kagoshima University e in situ ad Akime, cerca di innestare sul logoro testo del villaggio di pescatori, passato dai fasti cinematografici a una progressiva decadenza e abbandono, un’ipotesi di rinascita e valorizzazione sostenibile come albergo diffuso, fatta di pochi e decisivi gesti. Progetti che rileggono la tradizione costruttiva giapponese con una sensibilità e una capacità di ascolto e dialogo col luogo, tutta italiana. Come in un waka, antico modello di poesia giapponese tradizionale, il progetto si risolve mediante la massima sintesi formale grazie ad un attento lavoro sul principio insediativo delle architetture immaginate nei diversi siti. Frammenti di poetica ragionevolezza; versi abilmente innestati su un ‘poema’ disabitato, grazie ai quali poter immaginare una vita nova per l’antico villaggio. The title of this thesis sums up the meaning of Valentina Raggi and Michele Tobia's project work. A declaration of method and poetics that best represent the spirit of the scientific collaboration carried out together with Prof. Toru Ajisaka in the framework of the agreement that since 2016 links the DIDA, Department of Architecture of the University of Florence with the Department of Architecture and Design of the University of Florence. Studies of Florence with the Department of Architecture and Architectural Engineering of Kagoshima University. An ancient Japanese poetic technique dating back to the Kamakura era (1162-1241), the Honkadori (literally ''variations of the basic poem') involves the insertion by an author of a fragment of ancient poetry into a new composition. The purpose of this grafting of traditional and recognizable pieces into a new composition is the creation of a state of tension between the originality of the new and the testimony and warning value of the ancient reference. Continuity Space-time continuity between works from different eras that are mirrored in one another in a tangible, mutual resonance that in fact generates an unprecedented poetic substance. Known for being one of the Japanese sets of ''You Only Live Twice'' (1967), one of the most famous James Bond films, Akime is a fishing village in Kagoshima Prefecture overlooking the East China Sea. Located on the side of the Satsuma Peninsula, it is actually more famous for having been the landing place in 753 of the Chinese Buddhist monk Jianzhen (Ganan). monk Jianzhen (Ganjin in Japanese), the one who restored the original spirit of Japanese Buddhism, which had been introduced into the empire barely two centuries earlier and already degenerated thanks to the corruption of monks far removed from the rigor of the rule. Initially abbot of the Tōdai-ji, the temple of the great Buddha of Nara, Jianzhen also founded in the ancient capital the Tōshōdai-ji Temple where he is currently buried. With similar rigor, Raggi and Tobia's project, the result of a month of research carried out on the campus of Kagoshima University and in situ at Akime, seeks to graft onto the worn-out text of the fishing village, which has gone from cinematic splendor to a gradual decay and abandonment, a hypothesis of rebirth and sustainable valorisation as a diffused hotel, made up of a few decisive gestures. Projects that reinterpret the Japanese building tradition with a sensitivity and an ability to listening and dialogue with the place, all Italian. As in a waka, an ancient model of traditional Japanese poetry, the project is resolved through maximum synthesis formal synthesis thanks to careful work on the settlement principle of the architectures imagined in the various sites. Fragments of poetic reasonableness; verses skilfully grafted onto an uninhabited 'poem', thanks to which one can imagine a vita nova for the ancient village.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Honkadori � Valentina Raggi, Michele Tobia_compressed.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
Licenza:
Open Access
Dimensione
8.38 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.38 MB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.