La tesi di Claudia Ricciuti ha la rara capacità di risultare necessaria a un luogo. Sulla liquida superficie della laguna di Seixal a sud di Lisbona e al di là del Tejo sono tracciate linee che formano un sistema di promenades che conducono a padiglioni-osservatori che si desiderano realizzati, essendo realizzabili con facilità. Un sistema logico, quello disegnato sull’acqua da Ricciuti, tanto controllato quanto onirico. Una trasfigurazione poetica di ciò che potrebbe essere e che per il momento non è. E’ per questo che la pubblicazione di questo lavoro di tesi risulta importante. Alcuni progetti devono essere fatti conoscere perchè possano cessare di fluttuare nell’immaginario del singolo per fissarsi invece nella memoria di molti. Con poche e sagaci mosse Ricciuti tiene assieme la scala del territorio, del disegno di paesaggio, dell’infrastruttura, dei dettagli e dell’architettura. Una capacità di controllo rigorosa che mantiene una leggerezza e una grazia rara. Un padiglione che forse deriva dal monumento di Segrate ha forse navigato come un teatro del mondo da un’altra laguna fino a qui. Arenandosi in prossimità del Terminal Fluvial de Seixal. Un faro-colonna d’Ercole rende solenne l’ingresso al paesaggio lagunare dove il nuovo sistema di visita dei ruderi dei mulini a marea si fa museo di sé stesso, ad un tempo esteso e poi concentrato e riassunto nel Núcleo do Moinho de Maré de Corroios, dove in fregio al piazzale di ingresso un teatrino e un padiglione espositivo risignificano e trasfigurano quello spazio forse troppo esteso per essere vissuto. Pochi materiali e poveri quelli previsti, per rendere ancora più evidente il realismo magico di questo lavoro, disegnato sull’acqua e destinato a rimanere solidamente presente, consistendo come un monumento pur nella sua umile grandezza. Claudia Ricciuti's thesis has the rare ability to be necessary for a place. On the liquid surface of the lagoon of Seixal to the south of Lisbon and beyond the Tejo are traced lines that form a system of promenades leading to pavilions-observatories that are desired to be realised, being easily realised. A logical system, the one drawn on water by Ricciuti, as controlled as it is dreamlike. A poetic transfiguration of what could be and what for the moment is not. This is why the publication of this thesis work is important. Some projects must be made known so that they can cease to float in the imagination of the individual and instead become fixed in the memory of many. With a few shrewd moves, Ricciuti holds together the scale of the territory, the landscape design, the infrastructure of details and architecture. A rigorous control capacity that maintains a lightness and rare grace. A pavilion that perhaps derives from the monument in Segrate, sailed like a world theatre from another lagoon to this place. It came to a standstill in the vicinity of the Terminal Fluvial de Seixal. A lighthouse-Hercules column makes a solemn entrance to the lagoon landscape where the tidal mills become a museum of itself, at once extensive and then concentrated and summarised in the Núcleo do Moinho de Maré de Corroios, where a small theatre and an exhibition pavilion at the entrance square redefine and transfigure that space is perhaps too large to be experienced. Few materials, and poor ones at that, to make even more evident the magical realism of this work, drawn on water and destined to remain solidly present, standing as a monument despite its humble size.
Disegnato sull'acqua / Andrea Innocenzo Volpe. - STAMPA. - (2023), pp. 4-5.
Disegnato sull'acqua
Andrea Innocenzo Volpe
2023
Abstract
La tesi di Claudia Ricciuti ha la rara capacità di risultare necessaria a un luogo. Sulla liquida superficie della laguna di Seixal a sud di Lisbona e al di là del Tejo sono tracciate linee che formano un sistema di promenades che conducono a padiglioni-osservatori che si desiderano realizzati, essendo realizzabili con facilità. Un sistema logico, quello disegnato sull’acqua da Ricciuti, tanto controllato quanto onirico. Una trasfigurazione poetica di ciò che potrebbe essere e che per il momento non è. E’ per questo che la pubblicazione di questo lavoro di tesi risulta importante. Alcuni progetti devono essere fatti conoscere perchè possano cessare di fluttuare nell’immaginario del singolo per fissarsi invece nella memoria di molti. Con poche e sagaci mosse Ricciuti tiene assieme la scala del territorio, del disegno di paesaggio, dell’infrastruttura, dei dettagli e dell’architettura. Una capacità di controllo rigorosa che mantiene una leggerezza e una grazia rara. Un padiglione che forse deriva dal monumento di Segrate ha forse navigato come un teatro del mondo da un’altra laguna fino a qui. Arenandosi in prossimità del Terminal Fluvial de Seixal. Un faro-colonna d’Ercole rende solenne l’ingresso al paesaggio lagunare dove il nuovo sistema di visita dei ruderi dei mulini a marea si fa museo di sé stesso, ad un tempo esteso e poi concentrato e riassunto nel Núcleo do Moinho de Maré de Corroios, dove in fregio al piazzale di ingresso un teatrino e un padiglione espositivo risignificano e trasfigurano quello spazio forse troppo esteso per essere vissuto. Pochi materiali e poveri quelli previsti, per rendere ancora più evidente il realismo magico di questo lavoro, disegnato sull’acqua e destinato a rimanere solidamente presente, consistendo come un monumento pur nella sua umile grandezza. Claudia Ricciuti's thesis has the rare ability to be necessary for a place. On the liquid surface of the lagoon of Seixal to the south of Lisbon and beyond the Tejo are traced lines that form a system of promenades leading to pavilions-observatories that are desired to be realised, being easily realised. A logical system, the one drawn on water by Ricciuti, as controlled as it is dreamlike. A poetic transfiguration of what could be and what for the moment is not. This is why the publication of this thesis work is important. Some projects must be made known so that they can cease to float in the imagination of the individual and instead become fixed in the memory of many. With a few shrewd moves, Ricciuti holds together the scale of the territory, the landscape design, the infrastructure of details and architecture. A rigorous control capacity that maintains a lightness and rare grace. A pavilion that perhaps derives from the monument in Segrate, sailed like a world theatre from another lagoon to this place. It came to a standstill in the vicinity of the Terminal Fluvial de Seixal. A lighthouse-Hercules column makes a solemn entrance to the lagoon landscape where the tidal mills become a museum of itself, at once extensive and then concentrated and summarised in the Núcleo do Moinho de Maré de Corroios, where a small theatre and an exhibition pavilion at the entrance square redefine and transfigure that space is perhaps too large to be experienced. Few materials, and poor ones at that, to make even more evident the magical realism of this work, drawn on water and destined to remain solidly present, standing as a monument despite its humble size.File | Dimensione | Formato | |
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