La realizzazione di modelli 3D reality based del patrimonio culturale tangibile è una pratica sempre più diffusa, resa solo in apparenza banale grazie agli odierni sistemi di acquisizione dei dati. In particolare l’utilizzo delle tecniche structure from motion a partire da fotogrammi scattati sia da terra che con drone mediante fotocamere commerciali ha consentito anche ai non esperti del settore del rilievo digitale di cimentarsi nelle operazioni di digitalizzazione (o virtualizzazione) dell’esistente. La realizzazione dei cosiddetti Digital Twin, in realtà, comporta la messa a punto di workflow di lavoro in genere complessi, la padronanza di strumenti sia in fase di acquisizione dei dati (sensori attivi, quali i laser scanner, e sensori passivi) che di gestione (software per la gestione delle pointcloud e per la fotogrammetria digitale) e restituzione degli stessi (software per l’editing dei modelli tridimensionali e la rappresentazione bidimensionale) e una conoscenza approfondita degli oggetti da documentare al fine di realizzare elaborati 2D e 3D che consentono, di caso in caso, di fare opportunamente emergere i caratteri morfometrici e cromatici dei beni oggetto di studio. Il rilievo è, pertanto, un’operazione critica nella quale la componente tecnica e quella umanistica devono essere bilanciate tra loro per ottenere dei risultati corretti e, soprattutto, utili, ovvero in grado di soddisfare il fine per cui sono state avviate le operazioni di rilevamento. The creation of reality-based 3D models of the tangible cultural heritage has become an increasingly common practice, which has been made only seemingly easy thanks to modern-day data acquisition systems. In particular, the use of structure from motion techniques based on shots taken either from the ground or by drone using commercial cameras, has made it possible even for non-experts in the field of digital surveying to carry out operations aimed at digitising (or virtualising) the existing heritage. The production of so-called Digital Twins actually involves the development of generally complex workflows, the mastery of tools in the data acquisition (active sensors, such as laser scanners and passive sensors), management (point cloud management and digital photogrammetry software) and restitution phases (two-dimensional representation and 3D model editing software), as well as an in-depth knowledge of the objects to be documented in order to generate 2D and 3D products that properly bring out the morphometric and chromatic features of the assets under study. The survey is, therefore, a critical operation in which the technical and humanistic components must be properly balanced so as to obtain correct and, above all, useful results, in other words capable of satisfying the purpose for which the survey operations were carried out in the first place.

Documentation and digital survey of tangible heritage / Alessandro Merlo; Gaia Lavoratti. - STAMPA. - (2023), pp. 194-199.

Documentation and digital survey of tangible heritage

Alessandro Merlo;Gaia Lavoratti
2023

Abstract

La realizzazione di modelli 3D reality based del patrimonio culturale tangibile è una pratica sempre più diffusa, resa solo in apparenza banale grazie agli odierni sistemi di acquisizione dei dati. In particolare l’utilizzo delle tecniche structure from motion a partire da fotogrammi scattati sia da terra che con drone mediante fotocamere commerciali ha consentito anche ai non esperti del settore del rilievo digitale di cimentarsi nelle operazioni di digitalizzazione (o virtualizzazione) dell’esistente. La realizzazione dei cosiddetti Digital Twin, in realtà, comporta la messa a punto di workflow di lavoro in genere complessi, la padronanza di strumenti sia in fase di acquisizione dei dati (sensori attivi, quali i laser scanner, e sensori passivi) che di gestione (software per la gestione delle pointcloud e per la fotogrammetria digitale) e restituzione degli stessi (software per l’editing dei modelli tridimensionali e la rappresentazione bidimensionale) e una conoscenza approfondita degli oggetti da documentare al fine di realizzare elaborati 2D e 3D che consentono, di caso in caso, di fare opportunamente emergere i caratteri morfometrici e cromatici dei beni oggetto di studio. Il rilievo è, pertanto, un’operazione critica nella quale la componente tecnica e quella umanistica devono essere bilanciate tra loro per ottenere dei risultati corretti e, soprattutto, utili, ovvero in grado di soddisfare il fine per cui sono state avviate le operazioni di rilevamento. The creation of reality-based 3D models of the tangible cultural heritage has become an increasingly common practice, which has been made only seemingly easy thanks to modern-day data acquisition systems. In particular, the use of structure from motion techniques based on shots taken either from the ground or by drone using commercial cameras, has made it possible even for non-experts in the field of digital surveying to carry out operations aimed at digitising (or virtualising) the existing heritage. The production of so-called Digital Twins actually involves the development of generally complex workflows, the mastery of tools in the data acquisition (active sensors, such as laser scanners and passive sensors), management (point cloud management and digital photogrammetry software) and restitution phases (two-dimensional representation and 3D model editing software), as well as an in-depth knowledge of the objects to be documented in order to generate 2D and 3D products that properly bring out the morphometric and chromatic features of the assets under study. The survey is, therefore, a critical operation in which the technical and humanistic components must be properly balanced so as to obtain correct and, above all, useful results, in other words capable of satisfying the purpose for which the survey operations were carried out in the first place.
2023
9788833382005
Heritage for people. Sharing vernacular knowledge to build the future
194
199
Alessandro Merlo; Gaia Lavoratti
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