Il centro-destra è, alle elezioni del 2022, un polo solo, l’unico veramente in lizza, se con «polo» intendiamo un insieme di partiti che, in virtù di un’affinità ideologica o programmatica o comunque di una capacità minima di coordinamento strategico, è capace di presentarsi unito nella competizione elettorale – sfruttando al meglio gli incentivi del sistema elettorale – e quindi di essere realmente competitivo per la vittoria elettorale e potenzialmente autosufficiente per la formazione di un governo. E qui è stata la vera forza del centro-destra. Uno schieramento che alla fine non ha avuto una performance sbalorditiva (la percentuale di voti che ha registrato, sebbene in aumento rispetto al 2013 e al 2018, è inferiore a quelle ottenute nel 2001, 2006 e 2008; né si può dire che abbia beneficiato di un chiaro spostamento a destra dell’elettorato, che in effetti, anche secondo altre analisi, non c’è stato), ma che tuttavia ha mobilitato ancora una volta la propria risorsa fondamentale: la capacità di sapersi compattare in vista delle elezioni.
Conclusioni: un polo solo, e poi? / Alessandro Chiaramonte, Lorenzo De Sio. - STAMPA. - (2024), pp. 351-358.
Conclusioni: un polo solo, e poi?
Alessandro Chiaramonte
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2024
Abstract
Il centro-destra è, alle elezioni del 2022, un polo solo, l’unico veramente in lizza, se con «polo» intendiamo un insieme di partiti che, in virtù di un’affinità ideologica o programmatica o comunque di una capacità minima di coordinamento strategico, è capace di presentarsi unito nella competizione elettorale – sfruttando al meglio gli incentivi del sistema elettorale – e quindi di essere realmente competitivo per la vittoria elettorale e potenzialmente autosufficiente per la formazione di un governo. E qui è stata la vera forza del centro-destra. Uno schieramento che alla fine non ha avuto una performance sbalorditiva (la percentuale di voti che ha registrato, sebbene in aumento rispetto al 2013 e al 2018, è inferiore a quelle ottenute nel 2001, 2006 e 2008; né si può dire che abbia beneficiato di un chiaro spostamento a destra dell’elettorato, che in effetti, anche secondo altre analisi, non c’è stato), ma che tuttavia ha mobilitato ancora una volta la propria risorsa fondamentale: la capacità di sapersi compattare in vista delle elezioni.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.