Si propone in questo contributo un'edizione della stele di Nuovo Regno BM EA1753 del British Museum, di provenienza sconosciuta e dedicata da Abmenu, personaggio che porta i titoli di "maggiordomo della tavola del visir" e "macellaio". A parte la breve descrizione con fotografia e riproduzione a disegno apparsa nella serie Hieroglyphic texts from Egyptian stelae, etc., in the British Museum, Part 12 (Brierbrier 1993, tavv. 96-97), il testo non è stato edito. La stele presenta diversi punti d'interesse. Il rilievo ritrae, oltre alla figura del proprietario in preghiera, anche la barca-Userhat di Amon-Ra, rappresentata in maniera abbreviata, su cui spiccano, oltre alla cappella del dio, la dea Maat e una sfingetta incedente a prua. Cinque righe di testo restituiscono un inno ad Amon e alla barca sacra strutturato nelle modalità tipiche della cosiddetta "pietà personale", ma con l'inclusione di una formula particolare: il ringraziamento al dio che "salva dalla bocca della gente". Tale preoccupazione per le distorsioni e le degenerazioni del discorso, forze distruttive della coesione sociale e della reputazione del singolo, riecheggia con le stesse parole in composizioni letterarie di età ramesside, come l'Insegnamento di Amenemope (1, 12-13) e l'inno a Ptah del pChester Beatty IV v (8, 3-4); ma la locuzione della richiesta di salvezza "dalla bocca della gente" e "dalla bocca del focoso" è presente anche su ostraca e statuette di provenienza tebana, in special modo da Deir el-Medina. La presente indagine si propone dunque innanzitutto di ricostruire, attraverso l'iconografia, la prosopografia e la critica testuale, la possibile datazione e la provenienza del monumento; ma si intende anche offrire una discussione sulle fraseologie che esprimono il fenomeno della "crise du discourse" (L. Coulon), di quelle angosce e inquietudini per una conflittualità espressa nel "fuoco" dell'interazione linguistica, che attraversano lo Zeitgeist dell'età ramesside. This contribution proposes an edition of the New Kingdom stele BM EA1753 from the British Museum, of unknown origin and dedicated by Abmenu, "steward of the vizier's table" and "butcher." Apart from a brief description with a photograph and a drawing reproduction in the series Hieroglyphic texts from Egyptian stelae, etc., in the British Museum, Part 12 (Brierbrier 1993, plates 96-97), the text has not been edited. The stela presents several points of interest. The relief depicts not only the owner in prayer but also the Userhat-barque of Amon-Re, drawn in an abbreviate version. On the boat, in addition to the chapel of the god, stand the goddess Maat and the striding sphinx at the prow. Five lines of text compose a hymn to Amon and the sacred barque structured in the typical fashion of the so-called "personal piety." However, it includes a distinctive formula: gratitude to the god who "saves from the mouth of the people." This concern for distortions and degenerations of speech, destructive forces for social cohesion and individual reputation, is expressed with the same words in literary compositions from the Ramesside period, such as the Teaching of Amenemope (1, 12-13) and the hymn to Ptah of pChester Beatty IV v (8, 3-4). The expression of the plea for salvation "from the mouth of the people" and "from the mouth of the fiery" is also found on ostraca and statuettes especially from Deir el-Medina. This study aims to reconstruct, through iconography, prosopography, and textual criticism, the possible dating and origin of the monument. Additionally, it intends to provide a discussion on the phraseologies expressing the phenomenon of the "crisis du discourse" (L. Coulon), those anxieties and concerns about the "fire" of linguistic conflict permeating the Zeitgeist of the Ramesside period.

Considerazioni preliminari sulla stele BM EA1753 del maggiordomo Abmenu e su una fraseologia della ‘religiosità personale’ di Nuovo Regno / Ilaria Cariddi. - STAMPA. - XIX:(2023), pp. 125-142.

Considerazioni preliminari sulla stele BM EA1753 del maggiordomo Abmenu e su una fraseologia della ‘religiosità personale’ di Nuovo Regno

Ilaria Cariddi
2023

Abstract

Si propone in questo contributo un'edizione della stele di Nuovo Regno BM EA1753 del British Museum, di provenienza sconosciuta e dedicata da Abmenu, personaggio che porta i titoli di "maggiordomo della tavola del visir" e "macellaio". A parte la breve descrizione con fotografia e riproduzione a disegno apparsa nella serie Hieroglyphic texts from Egyptian stelae, etc., in the British Museum, Part 12 (Brierbrier 1993, tavv. 96-97), il testo non è stato edito. La stele presenta diversi punti d'interesse. Il rilievo ritrae, oltre alla figura del proprietario in preghiera, anche la barca-Userhat di Amon-Ra, rappresentata in maniera abbreviata, su cui spiccano, oltre alla cappella del dio, la dea Maat e una sfingetta incedente a prua. Cinque righe di testo restituiscono un inno ad Amon e alla barca sacra strutturato nelle modalità tipiche della cosiddetta "pietà personale", ma con l'inclusione di una formula particolare: il ringraziamento al dio che "salva dalla bocca della gente". Tale preoccupazione per le distorsioni e le degenerazioni del discorso, forze distruttive della coesione sociale e della reputazione del singolo, riecheggia con le stesse parole in composizioni letterarie di età ramesside, come l'Insegnamento di Amenemope (1, 12-13) e l'inno a Ptah del pChester Beatty IV v (8, 3-4); ma la locuzione della richiesta di salvezza "dalla bocca della gente" e "dalla bocca del focoso" è presente anche su ostraca e statuette di provenienza tebana, in special modo da Deir el-Medina. La presente indagine si propone dunque innanzitutto di ricostruire, attraverso l'iconografia, la prosopografia e la critica testuale, la possibile datazione e la provenienza del monumento; ma si intende anche offrire una discussione sulle fraseologie che esprimono il fenomeno della "crise du discourse" (L. Coulon), di quelle angosce e inquietudini per una conflittualità espressa nel "fuoco" dell'interazione linguistica, che attraversano lo Zeitgeist dell'età ramesside. This contribution proposes an edition of the New Kingdom stele BM EA1753 from the British Museum, of unknown origin and dedicated by Abmenu, "steward of the vizier's table" and "butcher." Apart from a brief description with a photograph and a drawing reproduction in the series Hieroglyphic texts from Egyptian stelae, etc., in the British Museum, Part 12 (Brierbrier 1993, plates 96-97), the text has not been edited. The stela presents several points of interest. The relief depicts not only the owner in prayer but also the Userhat-barque of Amon-Re, drawn in an abbreviate version. On the boat, in addition to the chapel of the god, stand the goddess Maat and the striding sphinx at the prow. Five lines of text compose a hymn to Amon and the sacred barque structured in the typical fashion of the so-called "personal piety." However, it includes a distinctive formula: gratitude to the god who "saves from the mouth of the people." This concern for distortions and degenerations of speech, destructive forces for social cohesion and individual reputation, is expressed with the same words in literary compositions from the Ramesside period, such as the Teaching of Amenemope (1, 12-13) and the hymn to Ptah of pChester Beatty IV v (8, 3-4). The expression of the plea for salvation "from the mouth of the people" and "from the mouth of the fiery" is also found on ostraca and statuettes especially from Deir el-Medina. This study aims to reconstruct, through iconography, prosopography, and textual criticism, the possible dating and origin of the monument. Additionally, it intends to provide a discussion on the phraseologies expressing the phenomenon of the "crisis du discourse" (L. Coulon), those anxieties and concerns about the "fire" of linguistic conflict permeating the Zeitgeist of the Ramesside period.
2023
Atti del XX Convegno di Egittologia e Papirologia I.I.C.E
125
142
Ilaria Cariddi
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