Un caso di scuola per le sfide poste alle Digital Humanities nel campo della restituzione virtuale di complessi smembrati e manomessi è quello offerto dalla violenta decurtazione subita alla fine del Duecento dalle pitture murali nella basilica inferiore di San Francesco, vale a dire il doppio ciclo cristologico e francescano dipinto dal Maestro di San Francesco verso il 1260, con gli sbrani per l’apertura delle cappelle laterali di patronato gentilizio. Si tratta di pitture spettacolari, per lo più condotte a secco, che hanno perso gran parte del loro smalto originale e subìto pesanti alterazioni e ossidazioni dei pigmenti usati (resinato di rame, lacca, minio, biacca, azzurrite ecc.) e dei metalli lucenti (stagno e stagno dorato, specchietti convessi per le stelle delle volte e per alcune fasce decorative). La stessa leggibilità delle dieci scene superstiti, parti di un ciclo in origine più vasto (si vedano a proposito le novità presenti nel saggio in catalogo di Matteo Mazzalupi), è gravemente compromessa dalla perdita di porzioni oscillanti fra un quarto e un terzo dell’intera superficie originale dei riquadri, con linee di rottura assai irregolari. Solo nel caso della Predica agli uccelli si provvide verso il 1300 a ridipingere, in maniera anche assai modesta, la figura del frate compagno dietro a san Francesco. In altre storie la stessa lettura iconografica ne risultò menomata, in particolare nella scena delle Stimmate, dove avanzano frammenti minimi del protagonista stesso, san Francesco, o in quella della Crocifissione, che sarebbe più corretto chiamare Affidamento di san Giovanni alla Vergine, dove di Cristo in croce avanzano solamente il braccio destro, brandelli del perizoma e l’estremità del suppedaneo della croce.
Un esercizio di anastilosi digitale nella basilica inferiore di San Francesco ad Assisi / Verdiani, Giorgio; De Marchi, Andrea; Picchiarelli, Veruska; Emanuele, Zappasodi; Corsini, Federica;. - STAMPA. - Il Maestro di San Francesco e lo stil novo del Duecento umbro:(2024), pp. 192-211.
Un esercizio di anastilosi digitale nella basilica inferiore di San Francesco ad Assisi
Verdiani, Giorgio
Membro del Collaboration Group
;De Marchi, Andrea
Membro del Collaboration Group
;Emanuele, ZappasodiMembro del Collaboration Group
;
2024
Abstract
Un caso di scuola per le sfide poste alle Digital Humanities nel campo della restituzione virtuale di complessi smembrati e manomessi è quello offerto dalla violenta decurtazione subita alla fine del Duecento dalle pitture murali nella basilica inferiore di San Francesco, vale a dire il doppio ciclo cristologico e francescano dipinto dal Maestro di San Francesco verso il 1260, con gli sbrani per l’apertura delle cappelle laterali di patronato gentilizio. Si tratta di pitture spettacolari, per lo più condotte a secco, che hanno perso gran parte del loro smalto originale e subìto pesanti alterazioni e ossidazioni dei pigmenti usati (resinato di rame, lacca, minio, biacca, azzurrite ecc.) e dei metalli lucenti (stagno e stagno dorato, specchietti convessi per le stelle delle volte e per alcune fasce decorative). La stessa leggibilità delle dieci scene superstiti, parti di un ciclo in origine più vasto (si vedano a proposito le novità presenti nel saggio in catalogo di Matteo Mazzalupi), è gravemente compromessa dalla perdita di porzioni oscillanti fra un quarto e un terzo dell’intera superficie originale dei riquadri, con linee di rottura assai irregolari. Solo nel caso della Predica agli uccelli si provvide verso il 1300 a ridipingere, in maniera anche assai modesta, la figura del frate compagno dietro a san Francesco. In altre storie la stessa lettura iconografica ne risultò menomata, in particolare nella scena delle Stimmate, dove avanzano frammenti minimi del protagonista stesso, san Francesco, o in quella della Crocifissione, che sarebbe più corretto chiamare Affidamento di san Giovanni alla Vergine, dove di Cristo in croce avanzano solamente il braccio destro, brandelli del perizoma e l’estremità del suppedaneo della croce.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Federica Corsini, Andrea De Marchi, Veruska Picchiarelli, Giorgio Verdiani, Emanuele Zappasodi.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
5.18 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.18 MB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



