L'agricoltura e il lavoro agricolo

Nei secoli del medioevo l'agricoltura e il lavoro agricolo furono inseriti nel nuovo sistema di valori della cristianità e questa valorizzazione ebbe un notevole impatto sulla società e sulla crescita economica dell'Occidente. L'agricoltura era parte delle arti meccaniche e i laboratores erano uno degli ordini nella rappresentazione della società. Tuttavia, tra XIII e XV secolo, si registrano notevoli cambiamenti, come il passaggio dalla dipendenza personale al lavoro contrattato, crescenti investimenti in agricoltura da parte di ceti cittadini e l'instaurarsi di nuovi rapporti tra città e campagna. Storici trattati sull'agricoltura (Pier de' Crescenzi) e altre fonti pubbliche documentano l'emergere di nuove idee e nuove concezioni, che giunsero a riconsiderare l'agricoltura come "la più utile et bisognevole" arte. During the Middle Ages agriculture and agricultural labor was involved in a new system of values, due to the expansion of Christianity, and this valorization had a great impact on society and economic development of Western Europe. Agriculture was considered part of the artes mechanicae and peasants (laboratores) were recognized as one of the three orders of the social representation. However, in the 13th-15th centuries, there were some significant changes such as the shift from serfdom to contracted work, investments in agriculture by citizens, and the development of new connection between cities and the countryside. Historical treatises on agriculture and other public sources provide evidence of these news ideas, that viewed agriculture as the “most useful and necessary” craft.