La grande mobilità dei pittori che dal Nord Europa giunsero in Italia nel Seicento influenzò notevolmente le arti e la cultura del periodo. Mentre Roma o Napoli erano i centri di attrazione principale, il viaggio verso queste città si divideva in più stazioni di passaggio, tra cui Livorno. Nel porto toscano i pittori nordici – soprattutto Olandesi e Fiamminghi – potevano godere dell’aiuto offerto dai membri della Congregazione Olandese-Alemanna per ottenere commissioni e per organizzare il proseguo del loro viaggio. In altri casi, la forte presenza di compatrioti, il vivace ambiente mercantile, e la relativa pace disponibile nel porto durante anni di guerre, divennero chiare ragioni per un trasferimento temporaneo o permanente, come quello del pittore fiammingo Hector van Houbraken. Toccando tali questioni e concentrandosi sulla seconda metà del secolo, questo contributo considera i viaggi di alcuni pittori in Italia ed il loro passaggio da Livorno. Un’attenzione specifica viene data alle circostanze materiali ed economiche che gli artisti affrontavano, come dove risiedere e per quale clientela lavorare nel corso del loro soggiorno nel porto. In questo modo, il contributo cerca di approfondire il ruolo di Livorno e della Congregazione nelle connessioni artistiche internazionali e nella diffusione di influenze nordiche in Toscana.
I pittori nordici a Livorno nella seconda metà del Seicento / Silvia Papini. - STAMPA. - (2024), pp. 355-371.
I pittori nordici a Livorno nella seconda metà del Seicento
Silvia Papini
2024
Abstract
La grande mobilità dei pittori che dal Nord Europa giunsero in Italia nel Seicento influenzò notevolmente le arti e la cultura del periodo. Mentre Roma o Napoli erano i centri di attrazione principale, il viaggio verso queste città si divideva in più stazioni di passaggio, tra cui Livorno. Nel porto toscano i pittori nordici – soprattutto Olandesi e Fiamminghi – potevano godere dell’aiuto offerto dai membri della Congregazione Olandese-Alemanna per ottenere commissioni e per organizzare il proseguo del loro viaggio. In altri casi, la forte presenza di compatrioti, il vivace ambiente mercantile, e la relativa pace disponibile nel porto durante anni di guerre, divennero chiare ragioni per un trasferimento temporaneo o permanente, come quello del pittore fiammingo Hector van Houbraken. Toccando tali questioni e concentrandosi sulla seconda metà del secolo, questo contributo considera i viaggi di alcuni pittori in Italia ed il loro passaggio da Livorno. Un’attenzione specifica viene data alle circostanze materiali ed economiche che gli artisti affrontavano, come dove risiedere e per quale clientela lavorare nel corso del loro soggiorno nel porto. In questo modo, il contributo cerca di approfondire il ruolo di Livorno e della Congregazione nelle connessioni artistiche internazionali e nella diffusione di influenze nordiche in Toscana.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Olandesi-Alemanni - PAPINI.pdf
Accesso chiuso
Descrizione: Alcuni casi di pittori “nordici” a Livorno tra Sei e Settecento
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
388.27 kB
Formato
Adobe PDF
|
388.27 kB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.