Due scale manieriste dell’architetto Bernardo Buontalenti presentano caratteristiche insolite e di non facile decifrazione: la scala del presbiterio di S. Trinita (1574) e quella analoga di S. Egidio (dopo il 1575). In equilibrio tra architettura e scultura, non sono state finora molto studiate a causa delle peculiarità della loro forma tridimensionale, quasi impossibile da definire attraverso un disegno di proiezioni ortogonali. Il rilievo digitale degli apparati permette di ricostruirli nella loro piena tridimensionalità, integrando varie tecniche di acquisizione digitale 3D, dalla scansione laser alla fotogrammetria digitale. I dati ottenuti permettono di indagare in dettaglio le geometrie complesse degli aspetti insoliti di queste architetture. Trasformate con il CAD nel sistema metrico del braccio fiorentino, dai numeri delle loro misure emerge un punto di vista non presente nella critica corrente dell’architettura manierista, che evidenzia un legame con la concezione filosofico-religiosa (la cabala neoplatonica) che caratterizza la cultura tardo-rinascimentale, presente nelle architetture in oggetto secondo modalità finora del tutto ignorate. Il riferimento figurativo a elementi naturali informati a una numerologia esoterica risulta in piena assonanza con il particolare interesse per la natura (tra magia e scienza) che caratterizza sia il progettista che il committente, il Granduca Francesco de’ Medici.
Le scale curve del Buontalenti per le chiese fiorentine di S. Trinita e S. Egidio: esplorazioni digitali fra Neoplatonismo e Cabala / Alessandro Nocentini; Maria Teresa Bartoli. - STAMPA. - XIX Congreso Internacional de Expresión Gráfica Arquitectónica:(2022), pp. 343-346.
Le scale curve del Buontalenti per le chiese fiorentine di S. Trinita e S. Egidio: esplorazioni digitali fra Neoplatonismo e Cabala
Alessandro Nocentini;Maria Teresa Bartoli
2022
Abstract
Due scale manieriste dell’architetto Bernardo Buontalenti presentano caratteristiche insolite e di non facile decifrazione: la scala del presbiterio di S. Trinita (1574) e quella analoga di S. Egidio (dopo il 1575). In equilibrio tra architettura e scultura, non sono state finora molto studiate a causa delle peculiarità della loro forma tridimensionale, quasi impossibile da definire attraverso un disegno di proiezioni ortogonali. Il rilievo digitale degli apparati permette di ricostruirli nella loro piena tridimensionalità, integrando varie tecniche di acquisizione digitale 3D, dalla scansione laser alla fotogrammetria digitale. I dati ottenuti permettono di indagare in dettaglio le geometrie complesse degli aspetti insoliti di queste architetture. Trasformate con il CAD nel sistema metrico del braccio fiorentino, dai numeri delle loro misure emerge un punto di vista non presente nella critica corrente dell’architettura manierista, che evidenzia un legame con la concezione filosofico-religiosa (la cabala neoplatonica) che caratterizza la cultura tardo-rinascimentale, presente nelle architetture in oggetto secondo modalità finora del tutto ignorate. Il riferimento figurativo a elementi naturali informati a una numerologia esoterica risulta in piena assonanza con il particolare interesse per la natura (tra magia e scienza) che caratterizza sia il progettista che il committente, il Granduca Francesco de’ Medici.File | Dimensione | Formato | |
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