Risate e lacrime ad Aci Trezza: emozioni e registri stilistici nei "Malavoglia"

Il saggio propone una lettura del romanzo di Verga I Malavoglia basata sulla ricorrenza dei termini afferenti ai due ambiti semantici del riso e del pianto, giungendo a individuare nell’impiego dei diversi registri retorici del patetico e del comico il discrimine tra il nucleo della famiglia protagonista e l’ampio panorama dei personaggi del paese. La compresenza delle due modulazioni stilistiche contribuisce alla complessità del romanzo e alla sua ambiguità di fondo, perché il patetico spinge il lettore a una partecipazione empatica al dramma dei protagonisti, mentre il comico richiama a un distanziamento critico e prospettico. Lo spazio riservato agli oltre trenta personaggi del coro paesano si conferma rilevante ai fini dell’interpretazione critica dell’opera: ci si sofferma in particolare sull’uso di alcune risorse del comico in cui si configura da parte dell’autore la ricerca di una forma di ‘umorismo oggettivo’. The essay proposes a reading of Verga's novel "I Malavoglia" based on the recurrence of terms pertaining to the two semantic areas of laughter and crying, identifying in the use of the different rhetorical registers of the pathetic and the comic the dividing line between the nucleus of the protagonist family and the broad panorama of the characters of the village. The coexistence of the two stylistic modulations contributes to the complexity of the novel and its underlying ambiguity, because the pathetic pushes the reader to an empathic participation in the drama of the protagonists, while the comic calls for a critical and prospective distancing. The space reserved for the over thirty characters of the village chorus is confirmed as relevant for the purposes of the critical interpretation of the work: we focus in particular on the use of some resources of the comic in which the author configures the search for a form of 'objective humor'. Giovanni Verga; I Malavoglia; stylistic registers; laughter; crying