Questo articolo presenta i primi risultati di un progetto incentrato sulla ricostruzione della scenografia per l'opera inaugurale del 1937 presso la fondazione "Maggio Musicale Fiorentino" di Firenze, con "Otello" di Giuseppe Verdi con la scenografia di Primo Conti. Utilizzando una metodologia meticolosa e documenti d'archivio, lo studio affronta gli aspetti geometrici delle scene dell'opera e la loro percezione da parte del pubblico. All'interno di una ricerca più ampia, il progetto mira a documentare i teatri storici di Firenze, in particolare il Maggio Musicale Fiorentino e il teatro Pergola, con l'obiettivo di far rivivere spazi perduti o trasformati utilizzando materiali grafici, fotografici e documentari provenienti da archivi storici. L'archivio del Maggio Musicale, risalente al 1933, fornisce una vasta gamma di progetti di scenografia. La ricerca prevede lo studio e l'interpretazione critica della documentazione d'archivio per la ricostruzione virtuale 3D di teatri e scenografie. Il progetto prevede applicazioni di realtà aumentata per implementare i modelli 3D di scenografie storiche, offrendo un nuovo approccio alla reimmaginazione e alla messa in scena di drammi storici su palcoscenici contemporanei. Oltre al suo valore storico, la ricerca fornisce strumenti per le industrie culturali e creative (CCI) e per l'istruzione, sottolineando l'integrazione di diverse fonti di dati per preservare il patrimonio culturale in spazi fisici e digitali. Lo studio evidenzia il potenziale dei dati acquisiti per approfondire la nostra comprensione dei teatri storici e trasformarli in esperienze digitali immersive. / This paper presents the initial outcomes of a project focused on reconstructing the set design for the 1937 inaugural opera at the “Maggio Musicale Fiorentino” foundation in Florence, featuring Giuseppe Verdi’s “Otello” with Primo Conti’s scenography. Employing a meticulous methodology and archival documents, the study addresses the geometric aspects of the opera’s scenes and their audience perception. Framed into a broader initiative, the project documents historical theatres in Florence, particularly the Maggio Musicale Fiorentino and Pergola theatres, aiming to revive lost or transformed spaces using graphic, photographic, and documentary materials from historical archives. The Maggio Musicale archive, dating back to 1933, provides a wealth of set design projects. The research involves the study and critical interpretation of archival documentation for the 3D virtual reconstruction of theatres and stage designs. The project foresees augmented reality applications to implement the 3D models of historical scenes, offering a novel approach to reimagining and staging historical dramas on contemporary stages. Beyond its historical value, the research yields tools for cultural and creative industries (CCIs) and education, emphasising the integration of diverse data sources for preserving cultural heritage in physical and digital spaces. The study highlights the potential of acquired data to deepen our understanding of historical theatres and transform them into immersive digital experiences.
Solid Theatrical Perspective: From Archival Documents to Three-Dimensional Models / Bertocci, Stefano; Cioli, Federico. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 396-408. [10.1007/978-3-031-71008-7_37]
Solid Theatrical Perspective: From Archival Documents to Three-Dimensional Models
Bertocci, Stefano
;Cioli, Federico
2024
Abstract
Questo articolo presenta i primi risultati di un progetto incentrato sulla ricostruzione della scenografia per l'opera inaugurale del 1937 presso la fondazione "Maggio Musicale Fiorentino" di Firenze, con "Otello" di Giuseppe Verdi con la scenografia di Primo Conti. Utilizzando una metodologia meticolosa e documenti d'archivio, lo studio affronta gli aspetti geometrici delle scene dell'opera e la loro percezione da parte del pubblico. All'interno di una ricerca più ampia, il progetto mira a documentare i teatri storici di Firenze, in particolare il Maggio Musicale Fiorentino e il teatro Pergola, con l'obiettivo di far rivivere spazi perduti o trasformati utilizzando materiali grafici, fotografici e documentari provenienti da archivi storici. L'archivio del Maggio Musicale, risalente al 1933, fornisce una vasta gamma di progetti di scenografia. La ricerca prevede lo studio e l'interpretazione critica della documentazione d'archivio per la ricostruzione virtuale 3D di teatri e scenografie. Il progetto prevede applicazioni di realtà aumentata per implementare i modelli 3D di scenografie storiche, offrendo un nuovo approccio alla reimmaginazione e alla messa in scena di drammi storici su palcoscenici contemporanei. Oltre al suo valore storico, la ricerca fornisce strumenti per le industrie culturali e creative (CCI) e per l'istruzione, sottolineando l'integrazione di diverse fonti di dati per preservare il patrimonio culturale in spazi fisici e digitali. Lo studio evidenzia il potenziale dei dati acquisiti per approfondire la nostra comprensione dei teatri storici e trasformarli in esperienze digitali immersive. / This paper presents the initial outcomes of a project focused on reconstructing the set design for the 1937 inaugural opera at the “Maggio Musicale Fiorentino” foundation in Florence, featuring Giuseppe Verdi’s “Otello” with Primo Conti’s scenography. Employing a meticulous methodology and archival documents, the study addresses the geometric aspects of the opera’s scenes and their audience perception. Framed into a broader initiative, the project documents historical theatres in Florence, particularly the Maggio Musicale Fiorentino and Pergola theatres, aiming to revive lost or transformed spaces using graphic, photographic, and documentary materials from historical archives. The Maggio Musicale archive, dating back to 1933, provides a wealth of set design projects. The research involves the study and critical interpretation of archival documentation for the 3D virtual reconstruction of theatres and stage designs. The project foresees augmented reality applications to implement the 3D models of historical scenes, offering a novel approach to reimagining and staging historical dramas on contemporary stages. Beyond its historical value, the research yields tools for cultural and creative industries (CCIs) and education, emphasising the integration of diverse data sources for preserving cultural heritage in physical and digital spaces. The study highlights the potential of acquired data to deepen our understanding of historical theatres and transform them into immersive digital experiences.File | Dimensione | Formato | |
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