Il saggio ripercorre le prime fasi dell'insegnamento di Mario Lodi, tra la fine degli anni '40 e i primi anni '50, quando nuove urgenze poste da un dopoguerra tormentato mettono in discussione la basi tradizionali della sua formazione, inducendolo a rivoluzionare i suoi punti di vista di insegnante ed educatore. L'uso di materiali d'archivio difficilmente reperibili, in particolare quelli relativi alla didattica e alla vita scolastica quotidiana, permettono di ribaltare molti luoghi comuni, facendo emergere i termini di una evoluzione niente affatto scontata, sullo sfondo di un'Italia che si costruisce come democrazia dopo il fascismo. The essay traces the early stages of Mario Lodi's teaching, between the late 1940s and the early 1950s, when new urgencies posed by a troubled postwar period challenged the traditional basis of his education, leading him to revolutionize his views as a teacher and educator. The use of hard-to-find archival materials, particularly those related to teaching and daily school life, allow many clichés to be overturned, bringing out the terms of an evolution that was by no means taken for granted, against the backdrop of an Italy building itself as a democracy after fascism.
Lodi prima di Lodi. Maestro nel dopoguerra, tra continuità e innovazione / Monica Galfre'. - STAMPA. - (2024), pp. 17-27.
Lodi prima di Lodi. Maestro nel dopoguerra, tra continuità e innovazione
Monica Galfre'
2024
Abstract
Il saggio ripercorre le prime fasi dell'insegnamento di Mario Lodi, tra la fine degli anni '40 e i primi anni '50, quando nuove urgenze poste da un dopoguerra tormentato mettono in discussione la basi tradizionali della sua formazione, inducendolo a rivoluzionare i suoi punti di vista di insegnante ed educatore. L'uso di materiali d'archivio difficilmente reperibili, in particolare quelli relativi alla didattica e alla vita scolastica quotidiana, permettono di ribaltare molti luoghi comuni, facendo emergere i termini di una evoluzione niente affatto scontata, sullo sfondo di un'Italia che si costruisce come democrazia dopo il fascismo. The essay traces the early stages of Mario Lodi's teaching, between the late 1940s and the early 1950s, when new urgencies posed by a troubled postwar period challenged the traditional basis of his education, leading him to revolutionize his views as a teacher and educator. The use of hard-to-find archival materials, particularly those related to teaching and daily school life, allow many clichés to be overturned, bringing out the terms of an evolution that was by no means taken for granted, against the backdrop of an Italy building itself as a democracy after fascism.File | Dimensione | Formato | |
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