La disciplina archivistica spesso riflette su interrogativi che muovono dall’evoluzione dello spazio e del tempo: il passaggio dalla pergamena alla carta, l’evoluzione dei soggetti produttori di memoria che dilata il concetto di jus imperii e di jus archivi, l’estensione della nozione di documento, la sua transizione verso il digitale, fino alla dematerializzazione del supporto. Ecco, dunque, che le fonti orali compaiono nel panorama scientifico italiano a partire dalla fine degli anni Sessanta, affermandosi pienamente nell’ultimo ventennio come un campo di studio e di ricerca fervido, ma non sempre pacifico.

Quante voci ha la memoria? Le fonti orali: tradizione, uso e consumo / Elena Gonnelli. - STAMPA. - (2024), pp. 31-43.

Quante voci ha la memoria? Le fonti orali: tradizione, uso e consumo

Elena Gonnelli
2024

Abstract

La disciplina archivistica spesso riflette su interrogativi che muovono dall’evoluzione dello spazio e del tempo: il passaggio dalla pergamena alla carta, l’evoluzione dei soggetti produttori di memoria che dilata il concetto di jus imperii e di jus archivi, l’estensione della nozione di documento, la sua transizione verso il digitale, fino alla dematerializzazione del supporto. Ecco, dunque, che le fonti orali compaiono nel panorama scientifico italiano a partire dalla fine degli anni Sessanta, affermandosi pienamente nell’ultimo ventennio come un campo di studio e di ricerca fervido, ma non sempre pacifico.
2024
9791280419514
Città e memoria. Fonti orali di Prato dal progetto Officina delle voci. Atelier della creazione giovanile
31
43
Elena Gonnelli
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1410793
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact