Marcello Venturoli fu critico d’arte del quotidiano Paese Sera fin dalla fondazione, collaborando alle rubriche sulle mostre in corso e occupandosi di approfondimenti culturali. Fiero sostenitore dell’indipendenza di giudizio, non accettò di screditare a priori le correnti non figurative e gli artisti che non incontrassero il favore della commissione culturale del PCI. Sebbene il suo operato fosse apprezzato dal pubblico e da altri intellettuali, venne bruscamente licenziato dalla redazione nel gennaio 1963.

«Con la mia voce senza concessioni a nessuno.» Marcello Venturoli critico d’arte di Paese Sera (1949-1963) / CRISTIANA ANTONELLI. - STAMPA. - (2024), pp. 217-219.

«Con la mia voce senza concessioni a nessuno.» Marcello Venturoli critico d’arte di Paese Sera (1949-1963)

CRISTIANA ANTONELLI
2024

Abstract

Marcello Venturoli fu critico d’arte del quotidiano Paese Sera fin dalla fondazione, collaborando alle rubriche sulle mostre in corso e occupandosi di approfondimenti culturali. Fiero sostenitore dell’indipendenza di giudizio, non accettò di screditare a priori le correnti non figurative e gli artisti che non incontrassero il favore della commissione culturale del PCI. Sebbene il suo operato fosse apprezzato dal pubblico e da altri intellettuali, venne bruscamente licenziato dalla redazione nel gennaio 1963.
2024
9788860103505
Armi improprie. Lo stato della critica d'arte in Italia
217
219
CRISTIANA ANTONELLI
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