Il saggio nel presentare il progetto di completa rifunzionalizzazione di una parte dei locali dell’antico monastero del San Micheletto al fine di ospitare una una Kunsthalle di circa seicento metri quadri, diviene l’occasione per una riconsiderazione concettuale e operativa della prassi dell’esporre – o arte del porgere. Muovendo dalle considerazioni di R.M. Rilke e Malraux e attenti alla lezione della museografia italiana del secondo dopoguerra il progetto è stato interpretato come la costruzione dello sfondo, della base-basamento da cui prenderanno le mosse futuri allestimenti, future expographies – ciascuna delle quali portatrice di ulteriori articolazioni: lay-out spaziale, sviluppo del tema, elementi formali, movimento del visitatore e suo campo visivo, mezzi tecnici e materiali sono i sentieri sui quali il disegno trova la sua via. The essay in presenting the project for the complete re-functionalization of a part of the premises of the ancient monastery of San Micheletto in order to house a Kunsthalle of about six hundred square meters, becomes the occasion for a conceptual and operational reconsideration of the praxis of exhibiting - or the art of presenting. Moving from the considerations of R.M. Rilke and Malraux and attentive to the lesson of post-World War II Italian museography, the project was interpreted as the construction of the background, of the base-base from which future installations, future expographies - each of which is the bearer of further articulations - will take their start: spatial lay-out, development of the theme, formal elements, movement of the visitor and his field of vision, technical means and materials are the paths on which the design finds its way.
Cette maison de l’incohérence. Allestire al San Micheletto / fabrizio franco vittorio arrigoni. - STAMPA. - (2025), pp. 43-59.
Cette maison de l’incohérence. Allestire al San Micheletto
fabrizio franco vittorio arrigoni
2025
Abstract
Il saggio nel presentare il progetto di completa rifunzionalizzazione di una parte dei locali dell’antico monastero del San Micheletto al fine di ospitare una una Kunsthalle di circa seicento metri quadri, diviene l’occasione per una riconsiderazione concettuale e operativa della prassi dell’esporre – o arte del porgere. Muovendo dalle considerazioni di R.M. Rilke e Malraux e attenti alla lezione della museografia italiana del secondo dopoguerra il progetto è stato interpretato come la costruzione dello sfondo, della base-basamento da cui prenderanno le mosse futuri allestimenti, future expographies – ciascuna delle quali portatrice di ulteriori articolazioni: lay-out spaziale, sviluppo del tema, elementi formali, movimento del visitatore e suo campo visivo, mezzi tecnici e materiali sono i sentieri sui quali il disegno trova la sua via. The essay in presenting the project for the complete re-functionalization of a part of the premises of the ancient monastery of San Micheletto in order to house a Kunsthalle of about six hundred square meters, becomes the occasion for a conceptual and operational reconsideration of the praxis of exhibiting - or the art of presenting. Moving from the considerations of R.M. Rilke and Malraux and attentive to the lesson of post-World War II Italian museography, the project was interpreted as the construction of the background, of the base-base from which future installations, future expographies - each of which is the bearer of further articulations - will take their start: spatial lay-out, development of the theme, formal elements, movement of the visitor and his field of vision, technical means and materials are the paths on which the design finds its way.File | Dimensione | Formato | |
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