Promuovere percorsi di educazione di genere presuppone sposare che bambine e bambini, ragazze e ragazzi, sono attori sociali competenti che non subiscono passivamente le influenze del contesto sociale ma sono invece in grado di rielaborarle, smontarle, sottoporle a critica. Tutto questo a patto che vengano offerti loro gli strumenti educativi e culturali necessari per compiere questa sofisticata operazione. Se i soggetti in formazione divengono co-protagonisti e co-costruttori dei processi culturali e conoscitivi, si aprono possibilità inedite di cambiamento e rinnovamento culturale. Nel contesto dell’educazione di genere ciò significa che è possibile una continua rinegoziazione da parte dei singoli circa le aspettative di genere stabilite a livello sociale e il cambiamento di ciascuno e ciascuna può contribuire a spostare i confini e ad aprire nuovi spazi di pensabilità. La narrativa per l’infanzia è un patrimonio prezioso e inesauribile per la costruzione identitaria e per l’iniziazione sociale di ciascuno e ciascuna, nonché per la formazione dell’immaginario individuale e collettivo. Essa pare, dunque, uno strumento potentissimo per educare le nuove generazioni di bambine e bambini a oltrepassare i confini di genere e a porsi come attrici e attori di un cambiamento culturale che è già in atto, ma che deve essere continuamente posto a tema e stimolato.

Educare a nuovi immaginari e a nuovi linguaggi. I libri per l’infanzia come veicoli di contronarrazioni di genere / Irene Biemmi. - STAMPA. - Educazione all'eguaglianza di genere ed educazione linguistica:(2024), pp. 111-123.

Educare a nuovi immaginari e a nuovi linguaggi. I libri per l’infanzia come veicoli di contronarrazioni di genere

Irene Biemmi
2024

Abstract

Promuovere percorsi di educazione di genere presuppone sposare che bambine e bambini, ragazze e ragazzi, sono attori sociali competenti che non subiscono passivamente le influenze del contesto sociale ma sono invece in grado di rielaborarle, smontarle, sottoporle a critica. Tutto questo a patto che vengano offerti loro gli strumenti educativi e culturali necessari per compiere questa sofisticata operazione. Se i soggetti in formazione divengono co-protagonisti e co-costruttori dei processi culturali e conoscitivi, si aprono possibilità inedite di cambiamento e rinnovamento culturale. Nel contesto dell’educazione di genere ciò significa che è possibile una continua rinegoziazione da parte dei singoli circa le aspettative di genere stabilite a livello sociale e il cambiamento di ciascuno e ciascuna può contribuire a spostare i confini e ad aprire nuovi spazi di pensabilità. La narrativa per l’infanzia è un patrimonio prezioso e inesauribile per la costruzione identitaria e per l’iniziazione sociale di ciascuno e ciascuna, nonché per la formazione dell’immaginario individuale e collettivo. Essa pare, dunque, uno strumento potentissimo per educare le nuove generazioni di bambine e bambini a oltrepassare i confini di genere e a porsi come attrici e attori di un cambiamento culturale che è già in atto, ma che deve essere continuamente posto a tema e stimolato.
2024
Educazione all'eguaglianza di genere ed educazione linguistica
111
123
Irene Biemmi
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