Giacomo Matteotti affrontò la questione agraria con un approccio riformista, concentrandosi sulle condizioni di vita dei lavoratori agricoli piuttosto che su una politica agraria complessiva. Il suo impegno si sviluppò in un contesto di profonde trasformazioni economiche e sociali, segnato dal passaggio al capitalismo agrario, dalla crisi post-bellica e dal conflitto tra classi sociali. L’Italia dell’epoca era un Paese ancora fortemente agricolo, con un’economia rurale caratterizzata da disoccupazione, povertà diffusa e forti tensioni sociali, soprattutto nella Pianura Padana e nel Polesine, sua terra natale. Matteotti si avvicinò presto al socialismo e indirizzò la sua azione politica alla tutela dei lavoratori agricoli, promuovendo misure per migliorare salari, condizioni lavorative e istruzione nelle campagne. Strumenti chiave della sua strategia furono la Federazione Nazionale dei Lavoratori della Terra (Federterra) e le Leghe di miglioramento, che miravano a rafforzare il potere contrattuale dei braccianti. Un momento centrale della sua attività fu il "Patto Matteotti" del 1920, che prevedeva l’imponibile di manodopera, la gestione sindacale degli uffici di collocamento, la riduzione dell’orario di lavoro e l’aumento dei salari. Tuttavia, Matteotti non elaborò un piano di riforma agraria strutturale, limitandosi a interventi sulle condizioni contrattuali. La sua azione si scontrò con la frammentazione del fronte socialista e popolare, favorendo l’ascesa del fascismo, che sfruttò le divisioni sindacali e il malcontento rurale. La mancanza di una politica agraria organica, unita alla debolezza delle organizzazioni democratiche nelle campagne, facilitò il successo del regime, che rispose alle istanze agricole con la "battaglia del grano" e la colonizzazione delle terre bonificate.
Matteotti e le politiche di riforma agraria / Donato Romano. - STAMPA. - (2025), pp. 139-160.
Matteotti e le politiche di riforma agraria
Donato Romano
2025
Abstract
Giacomo Matteotti affrontò la questione agraria con un approccio riformista, concentrandosi sulle condizioni di vita dei lavoratori agricoli piuttosto che su una politica agraria complessiva. Il suo impegno si sviluppò in un contesto di profonde trasformazioni economiche e sociali, segnato dal passaggio al capitalismo agrario, dalla crisi post-bellica e dal conflitto tra classi sociali. L’Italia dell’epoca era un Paese ancora fortemente agricolo, con un’economia rurale caratterizzata da disoccupazione, povertà diffusa e forti tensioni sociali, soprattutto nella Pianura Padana e nel Polesine, sua terra natale. Matteotti si avvicinò presto al socialismo e indirizzò la sua azione politica alla tutela dei lavoratori agricoli, promuovendo misure per migliorare salari, condizioni lavorative e istruzione nelle campagne. Strumenti chiave della sua strategia furono la Federazione Nazionale dei Lavoratori della Terra (Federterra) e le Leghe di miglioramento, che miravano a rafforzare il potere contrattuale dei braccianti. Un momento centrale della sua attività fu il "Patto Matteotti" del 1920, che prevedeva l’imponibile di manodopera, la gestione sindacale degli uffici di collocamento, la riduzione dell’orario di lavoro e l’aumento dei salari. Tuttavia, Matteotti non elaborò un piano di riforma agraria strutturale, limitandosi a interventi sulle condizioni contrattuali. La sua azione si scontrò con la frammentazione del fronte socialista e popolare, favorendo l’ascesa del fascismo, che sfruttò le divisioni sindacali e il malcontento rurale. La mancanza di una politica agraria organica, unita alla debolezza delle organizzazioni democratiche nelle campagne, facilitò il successo del regime, che rispose alle istanze agricole con la "battaglia del grano" e la colonizzazione delle terre bonificate.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DegliInnocenti_Ibz_annotato.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
643.56 kB
Formato
Adobe PDF
|
643.56 kB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.