I romanzi dedicati negli ultimi anni ai giovani (criminali) delle suburre da De Cataldo, Bonini, Saviano, Giuramento, Scala, Marone, presentano molti elementi in linea con il manifesto della New Italian Epic, soprattutto con la complessità narrativa, attitudine popular e la sovversione "nascosta" di linguaggio e stile, come del resto si legge in alcune illuminanti pagine autoriali dalle quali si evince che la questione della convivenza di lingua minore, fenomeni di morfosintassi parlata e codice letterario, si sia spostata verso il tentativo di una rappresentazione complessa e di attitudine popular della lingua della suburra, intesa come luogo culturalmente o geograficamente periferico della grande città. Tema dell'articolo è l’identificazione e la rappresentazione di questo spazio (sub)urbano partenopeo, anche considerando affinità e stridenti differenze rispetto alla “tradizione” che va da Malaparte a Ortese, da Veraldi a Rea, fino ai più recenti Ferrante, De Silva e De Giovanni. *** The novels dedicated in recent years to the young (criminals) of the "suburra" by De Cataldo, Bonini, Saviano, Giuramento, Scala, Marone, present many elements in line with the manifesto of the New Italian Epic, especially with the narrative complexity, popular attitude and the "hidden" subversion of language and style, as can be read in some enlightening authorial pages from which it emerges that the question of the coexistence of a minor language, phenomena of spoken morphosyntax and literary code, has shifted towards the attempt of a complex representation and popular attitude of the language of the suburra, understood as a culturally or geographically peripheral place of the big city. The theme of the article is the identification and representation of this (sub)urban Neapolitan space, also considering affinities and strident differences with respect to the "tradition" that goes from Malaparte to Ortese, from Veraldi to Rea, up to the more recent Ferrante, De Silva and De Giovanni.

Ogni strada era suburra: il romanzo “suburbano” contemporaneo tra sperimentazione linguistica e immagine dello spazio urbano / Antonio Donato Sciacovelli. - STAMPA. - CVII:(2020), pp. 171-184.

Ogni strada era suburra: il romanzo “suburbano” contemporaneo tra sperimentazione linguistica e immagine dello spazio urbano

Antonio Donato Sciacovelli
2020

Abstract

I romanzi dedicati negli ultimi anni ai giovani (criminali) delle suburre da De Cataldo, Bonini, Saviano, Giuramento, Scala, Marone, presentano molti elementi in linea con il manifesto della New Italian Epic, soprattutto con la complessità narrativa, attitudine popular e la sovversione "nascosta" di linguaggio e stile, come del resto si legge in alcune illuminanti pagine autoriali dalle quali si evince che la questione della convivenza di lingua minore, fenomeni di morfosintassi parlata e codice letterario, si sia spostata verso il tentativo di una rappresentazione complessa e di attitudine popular della lingua della suburra, intesa come luogo culturalmente o geograficamente periferico della grande città. Tema dell'articolo è l’identificazione e la rappresentazione di questo spazio (sub)urbano partenopeo, anche considerando affinità e stridenti differenze rispetto alla “tradizione” che va da Malaparte a Ortese, da Veraldi a Rea, fino ai più recenti Ferrante, De Silva e De Giovanni. *** The novels dedicated in recent years to the young (criminals) of the "suburra" by De Cataldo, Bonini, Saviano, Giuramento, Scala, Marone, present many elements in line with the manifesto of the New Italian Epic, especially with the narrative complexity, popular attitude and the "hidden" subversion of language and style, as can be read in some enlightening authorial pages from which it emerges that the question of the coexistence of a minor language, phenomena of spoken morphosyntax and literary code, has shifted towards the attempt of a complex representation and popular attitude of the language of the suburra, understood as a culturally or geographically peripheral place of the big city. The theme of the article is the identification and representation of this (sub)urban Neapolitan space, also considering affinities and strident differences with respect to the "tradition" that goes from Malaparte to Ortese, from Veraldi to Rea, up to the more recent Ferrante, De Silva and De Giovanni.
2020
978-951-9040-65-3
Italianistica 2.0. Tradizione e innovazione: Atti del XII Congresso degli Italianisti della Scandinavia
171
184
Antonio Donato Sciacovelli
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