Il presente contributo prende come punto di avvio una riflessione del celebre antropologo Arjun Appadurai, secondo il quale nel contesto globale contemporaneo l’immaginazione non è più da leggersi in associazione al genio individuale, ma è invece un fenomeno collettivo, popolare, sociale in grado di attraversare i confini. Da questa visione, si tracciano rotte e collegamenti con storici dell’arte (Jack Burnham, TJ Demos) e con opere realizzate perlopiù da artisti indigeni, per esplorare un intricato mosaico le cui tessere formano un disegno volto a contestare alla radice il moderno sistema capitalista di espropriazione e sfruttamento delle risorse. I confini, intesi in senso metodologico (rapporto tra arte e antropologia), geopolitico (le popolazioni indigene perseguitate) e ambientale (la crisi climatica), costituiscono un grimaldello per indagare i concetti di identità, tradizione e riappropriazione nelle arti contemporanee, tessendo una ragnatela che si snoda tra i padiglioni delle Biennali di Arte (2022) e Architettura (2023) di Venezia e connette storie e persone apparentemente lontane tra loro.
Arte e cosmografie immaginarie / Giorgio Bacci. - STAMPA. - (2025), pp. 283-295.
Arte e cosmografie immaginarie
Giorgio Bacci
2025
Abstract
Il presente contributo prende come punto di avvio una riflessione del celebre antropologo Arjun Appadurai, secondo il quale nel contesto globale contemporaneo l’immaginazione non è più da leggersi in associazione al genio individuale, ma è invece un fenomeno collettivo, popolare, sociale in grado di attraversare i confini. Da questa visione, si tracciano rotte e collegamenti con storici dell’arte (Jack Burnham, TJ Demos) e con opere realizzate perlopiù da artisti indigeni, per esplorare un intricato mosaico le cui tessere formano un disegno volto a contestare alla radice il moderno sistema capitalista di espropriazione e sfruttamento delle risorse. I confini, intesi in senso metodologico (rapporto tra arte e antropologia), geopolitico (le popolazioni indigene perseguitate) e ambientale (la crisi climatica), costituiscono un grimaldello per indagare i concetti di identità, tradizione e riappropriazione nelle arti contemporanee, tessendo una ragnatela che si snoda tra i padiglioni delle Biennali di Arte (2022) e Architettura (2023) di Venezia e connette storie e persone apparentemente lontane tra loro.File | Dimensione | Formato | |
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