Il presente saggio analizza la trasformazione della danza europea alla fine del Seicento, soffermandosi sulle critiche mosse dagli intellettuali illuministi al predominio del virtuosismo tecnico e alla carenza di coerenza drammaturgica nei balletti dell’epoca. In risposta a tali istanze, si delineano i primi tentativi di riforma ad opera di Franz Anton Hilverding, il quale introduce il ballet d’action, concepito come forma scenica capace di articolare un discorso narrativo attraverso il solo linguaggio corporeo. Tale progetto trova un’evoluzione decisiva nell’opera di Gasparo Angiolini, che elabora una riforma del ballo pantomimo ispirata alla poetica teatrale degli antichi, in particolare ai testi di Luciano di Samosata, riconosciuti come modello di un’arte drammatica integrata e comunicativa. In questo contesto si colloca Das steinerne Gastmahl, primo esempio compiuto di balletto riformato, in cui la danza si fa veicolo espressivo di contenuti morali e narrativi, in linea con i principi estetici e filosofici dell’età dei Lumi. This essay examines the transformation of European dance at the end of the seventeenth century, focusing on Enlightenment critiques of the dominance of technical virtuosity and the lack of dramaturgical coherence in the ballets of the period. In response to these concerns, the first reform efforts emerged through the work of Franz Anton Hilverding, who introduced the ballet d’action, conceived as a theatrical form capable of conveying a narrative solely through bodily expression. This project found a decisive development in the work of Gasparo Angiolini, who formulated a reform of pantomime ballet inspired by the theatrical poetics of antiquity, particularly the writings of Lucian of Samosata, seen as a model of integrated and expressive dramatic art. Within this context, Das steinerne Gastmahl stands as the first fully realized example of a reformed ballet, in which dance becomes a vehicle for moral and narrative expression, in alignment with the aesthetic and philosophical principles of the Enlightenment.
Un'istantanea sulla danza del Settecento / Caterina Pagnini. - STAMPA. - (2024), pp. 20-24.
Un'istantanea sulla danza del Settecento
Caterina Pagnini
2024
Abstract
Il presente saggio analizza la trasformazione della danza europea alla fine del Seicento, soffermandosi sulle critiche mosse dagli intellettuali illuministi al predominio del virtuosismo tecnico e alla carenza di coerenza drammaturgica nei balletti dell’epoca. In risposta a tali istanze, si delineano i primi tentativi di riforma ad opera di Franz Anton Hilverding, il quale introduce il ballet d’action, concepito come forma scenica capace di articolare un discorso narrativo attraverso il solo linguaggio corporeo. Tale progetto trova un’evoluzione decisiva nell’opera di Gasparo Angiolini, che elabora una riforma del ballo pantomimo ispirata alla poetica teatrale degli antichi, in particolare ai testi di Luciano di Samosata, riconosciuti come modello di un’arte drammatica integrata e comunicativa. In questo contesto si colloca Das steinerne Gastmahl, primo esempio compiuto di balletto riformato, in cui la danza si fa veicolo espressivo di contenuti morali e narrativi, in linea con i principi estetici e filosofici dell’età dei Lumi. This essay examines the transformation of European dance at the end of the seventeenth century, focusing on Enlightenment critiques of the dominance of technical virtuosity and the lack of dramaturgical coherence in the ballets of the period. In response to these concerns, the first reform efforts emerged through the work of Franz Anton Hilverding, who introduced the ballet d’action, conceived as a theatrical form capable of conveying a narrative solely through bodily expression. This project found a decisive development in the work of Gasparo Angiolini, who formulated a reform of pantomime ballet inspired by the theatrical poetics of antiquity, particularly the writings of Lucian of Samosata, seen as a model of integrated and expressive dramatic art. Within this context, Das steinerne Gastmahl stands as the first fully realized example of a reformed ballet, in which dance becomes a vehicle for moral and narrative expression, in alignment with the aesthetic and philosophical principles of the Enlightenment.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.