Il contributo esplora il valore pedagogico dello spazio scolastico come leva per la promozione dei diritti, del benessere e della cittadinanza attiva, concentrandosi sul modello innovativo della common hall. Attraverso un'analisi teorica e due casi studio – uno a Nairobi e uno a Palermo – viene evidenziato come gli spazi educativi possano diventare ambienti relazionali e partecipativi, capaci di sostenere processi di inclusione e di responsabilizzazione. Il testo si fonda su una solida tradizione pedagogica italiana (Montessori, Lodi, Moro) e si intreccia con i principi della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia, con l’obiettivo di ripensare la scuola primaria come luogo di crescita integrale. La common hall si configura come dispositivo pedagogico e simbolico, capace di trasformare la scuola in una vera comunità educante, in cui i bambini e le bambine esercitano concretamente il proprio diritto allo spazio, alla parola e alla partecipazione. This contribution explores the pedagogical value of school space as a lever for promoting children's rights, well-being, and active citizenship, focusing on the innovative common hall model. Through both theoretical analysis and two case studies — one in Nairobi and one in Palermo — the text highlights how educational spaces can become relational and participatory environments that support inclusion and responsibility. Grounded in the Italian pedagogical tradition (Montessori, Lodi, Moro) and aligned with the principles of the UN Convention on the Rights of the Child, the contribution reimagines primary school as a space for holistic development. The common hall emerges as both a pedagogical and symbolic device, transforming the school into a true educating community, where children can actively exercise their right to space, voice, and participation.
Fare "spazio" ai diritti: il modello della common hall. Esperienze di ricerca a Nairobi e Palermo / Piazza Anna Rita. - STAMPA. - (2025), pp. 1-152.
Fare "spazio" ai diritti: il modello della common hall. Esperienze di ricerca a Nairobi e Palermo.
Piazza Anna Rita
2025
Abstract
Il contributo esplora il valore pedagogico dello spazio scolastico come leva per la promozione dei diritti, del benessere e della cittadinanza attiva, concentrandosi sul modello innovativo della common hall. Attraverso un'analisi teorica e due casi studio – uno a Nairobi e uno a Palermo – viene evidenziato come gli spazi educativi possano diventare ambienti relazionali e partecipativi, capaci di sostenere processi di inclusione e di responsabilizzazione. Il testo si fonda su una solida tradizione pedagogica italiana (Montessori, Lodi, Moro) e si intreccia con i principi della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia, con l’obiettivo di ripensare la scuola primaria come luogo di crescita integrale. La common hall si configura come dispositivo pedagogico e simbolico, capace di trasformare la scuola in una vera comunità educante, in cui i bambini e le bambine esercitano concretamente il proprio diritto allo spazio, alla parola e alla partecipazione. This contribution explores the pedagogical value of school space as a lever for promoting children's rights, well-being, and active citizenship, focusing on the innovative common hall model. Through both theoretical analysis and two case studies — one in Nairobi and one in Palermo — the text highlights how educational spaces can become relational and participatory environments that support inclusion and responsibility. Grounded in the Italian pedagogical tradition (Montessori, Lodi, Moro) and aligned with the principles of the UN Convention on the Rights of the Child, the contribution reimagines primary school as a space for holistic development. The common hall emerges as both a pedagogical and symbolic device, transforming the school into a true educating community, where children can actively exercise their right to space, voice, and participation.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.