Istituita con la Legge n. 170 del 30 dicembre 2020, la “Fondazione per il futuro delle città” (di seguito denominata Fondazione) ha il compito di promuovere il progresso della ricerca e dell’alta formazione basata su soluzioni prevalentemente vegetali, al fine di garantire lo sviluppo del sistema produttivo nazionale in relazione alla transizio- ne verde dell’Italia. Ottemperando alla propria funzione istituzionale, la Fondazione ha istituito l’Osservatorio per Foreste Urbane che presenta in questo primo report un inquadramento nazionale della vegetazione urbana in 92 Città Italiane assieme alla quantificazione di alcuni primi servizi ecosistemici. In una prima parte del report sono illustrate le attività dell’Osservatorio che si concentrano, al fine di rendere oggettiva e standardizzata la valutazione dei servizi ecosistemici forniti dal complesso dell’infrastruttura verde delle principali aree urbane nazionali, su una innovativa mappa della vegetazione urbana, in formato raster, con risoluzione geometrica di 10 m. La mappa classifica la vegetazione urbana in tre macro-classi, in funzione della copertura prevalente (arborea, arbustiva, erbacea) in riferimento all’anno 2018. In seguito, la mappa è stata utilizzata per stimare alcuni servizi ecosistemici come la connettività della rete ecologica, la distribuzione spaziale degli spazi verdi, la capacità d’immagazzinamento della CO2 atmosferica, di rimozione di PM10 dall’aria e per studiare l’effetto della vegetazione sulle isole di calore. Il dominio spaziale indagato fa riferimento alle aree classificate come centri urbani all’interno dei confini amministrativi (Local Admnistrative Unit – LAU) delle 92 città selezionate, per un totale di 3.500 km2 (poco più dell’1% della superficie nazionale) che ospita, secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, oltre 16,5 milioni di abitanti (quasi il 30% dell’intera popolazione italiana). In base ai dati raccolti le aree coperte da alberi risultano poco più di 704 km2 con una popolazione stimabile intorno ai 23 milioni di alberi, che coprono in media il 19% della superficie delle aree indagate, che includono però anche alcune aree peri-urbane in contesto rurale e a prevalente uso agricolo o forestale. La stima del carbonio immagazzinato nella vegetazione urbana mappata risulta poco superiore a 1 milione di Mg pari in media a 6,7 Mg ha-1 per tutti i tipi di vegetazione indagati. Per quanto riguarda la capacità di rimozione del PM10 nella vegetazione urbana mappata, questa risulta essere stimabile in oltre 3.300 Mg all’anno (21 kg ha-1 anno-1). Dall’analisi delle isole di calore la vegetazione risulta capace di ridurre le temperature massime estive (delle superfici) in media di circa 3°C (4°C se si fa riferimento all’effetto della sola copertura arborea). In una seconda parte del report sono illustrati degli approfondimenti tematici che rappresentano alcune delle attuali linee di ricerca della Fondazione inerenti la valutazione del valore sociale della vegetazione urbana e del suo effetto sulla salute umana; lo studio dell’impatto energetico-ambientale del verde urbano sulle prestazioni edilizie, sul consumo energetico, e sul benessere umano; l’utilizzo di modelli eco-fisiologici per la realizzazione di gemelli digitali dei singoli alberi.

Osservatorio per le Foreste Urbane. Primo inquadramento nazionale / Chirici G., Chiesi L., Caldarelli G., Borghi C., Francini S., Costa P., Galmarini B., Bevilacqua E., Nuvolone D., Baccini M., Burbui G., Balocco C., Pierucci G., Mancuso S.,. - STAMPA. - (2025).

Osservatorio per le Foreste Urbane. Primo inquadramento nazionale.

Chirici G.;Chiesi L.;Borghi C.;Francini S.;Costa P.;Galmarini B.;Bevilacqua E.;Baccini M.;Burbui G.;Balocco C.;Pierucci G.;Mancuso S.
2025

Abstract

Istituita con la Legge n. 170 del 30 dicembre 2020, la “Fondazione per il futuro delle città” (di seguito denominata Fondazione) ha il compito di promuovere il progresso della ricerca e dell’alta formazione basata su soluzioni prevalentemente vegetali, al fine di garantire lo sviluppo del sistema produttivo nazionale in relazione alla transizio- ne verde dell’Italia. Ottemperando alla propria funzione istituzionale, la Fondazione ha istituito l’Osservatorio per Foreste Urbane che presenta in questo primo report un inquadramento nazionale della vegetazione urbana in 92 Città Italiane assieme alla quantificazione di alcuni primi servizi ecosistemici. In una prima parte del report sono illustrate le attività dell’Osservatorio che si concentrano, al fine di rendere oggettiva e standardizzata la valutazione dei servizi ecosistemici forniti dal complesso dell’infrastruttura verde delle principali aree urbane nazionali, su una innovativa mappa della vegetazione urbana, in formato raster, con risoluzione geometrica di 10 m. La mappa classifica la vegetazione urbana in tre macro-classi, in funzione della copertura prevalente (arborea, arbustiva, erbacea) in riferimento all’anno 2018. In seguito, la mappa è stata utilizzata per stimare alcuni servizi ecosistemici come la connettività della rete ecologica, la distribuzione spaziale degli spazi verdi, la capacità d’immagazzinamento della CO2 atmosferica, di rimozione di PM10 dall’aria e per studiare l’effetto della vegetazione sulle isole di calore. Il dominio spaziale indagato fa riferimento alle aree classificate come centri urbani all’interno dei confini amministrativi (Local Admnistrative Unit – LAU) delle 92 città selezionate, per un totale di 3.500 km2 (poco più dell’1% della superficie nazionale) che ospita, secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, oltre 16,5 milioni di abitanti (quasi il 30% dell’intera popolazione italiana). In base ai dati raccolti le aree coperte da alberi risultano poco più di 704 km2 con una popolazione stimabile intorno ai 23 milioni di alberi, che coprono in media il 19% della superficie delle aree indagate, che includono però anche alcune aree peri-urbane in contesto rurale e a prevalente uso agricolo o forestale. La stima del carbonio immagazzinato nella vegetazione urbana mappata risulta poco superiore a 1 milione di Mg pari in media a 6,7 Mg ha-1 per tutti i tipi di vegetazione indagati. Per quanto riguarda la capacità di rimozione del PM10 nella vegetazione urbana mappata, questa risulta essere stimabile in oltre 3.300 Mg all’anno (21 kg ha-1 anno-1). Dall’analisi delle isole di calore la vegetazione risulta capace di ridurre le temperature massime estive (delle superfici) in media di circa 3°C (4°C se si fa riferimento all’effetto della sola copertura arborea). In una seconda parte del report sono illustrati degli approfondimenti tematici che rappresentano alcune delle attuali linee di ricerca della Fondazione inerenti la valutazione del valore sociale della vegetazione urbana e del suo effetto sulla salute umana; lo studio dell’impatto energetico-ambientale del verde urbano sulle prestazioni edilizie, sul consumo energetico, e sul benessere umano; l’utilizzo di modelli eco-fisiologici per la realizzazione di gemelli digitali dei singoli alberi.
2025
979-12-210-8675-1
Chirici G., Chiesi L., Caldarelli G., Borghi C., Francini S., Costa P., Galmarini B., Bevilacqua E., Nuvolone D., Baccini M., Burbui G., Balocco C., P...espandi
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