In questo capitolo si prendono in esame le connessioni tra la disclosure ESG imposta alle società europee e l’informativa di bilancio, relazione ritenuta fondamentale dalle stesse regole sull’informativa di sostenibilità. Con la direttiva CRSD la relazione sulla sostenibilità, infatti, è parte integrante del documento di bilancio, trovando collocazione nella relazione sulla gestione e forte è la richiesta di connettività dei dati contabili contenuti nei prospetti di bilancio con la disclosure ESG, secondo il noto principio della doppia materialità. Il secondo paragrafo è infatti dedicato ad un’analisi esplorativa del grado di connettività dei due suddetti profili informativi usando i bilanci 2023 delle più grandi imprese europee, per le quali si presenta anche un’analisi dei valori riportati nella tassonomia richiesta dalla Commissione Europea, con la quale rendere visibile come gli investimenti, i costi operativi e i ricavi delle imprese siano ispirati agli obiettivi generali di sostenibilità perseguiti a livello mondiale. Dal terzo paragrafo in poi si presenta un’analisi volta a valutare se l’atteggiamento opportunistico rilevabile con le tecniche di impression management (terzo paragrafo) e earnings management (quarto paragrafo) trovi corrispondente riflesso nella disclosure ESG e anche nelle relative misure di performance. Quest’analisi muove dalla “naturale” aspettativa che le logiche e l’atteggiamento che il management assume nei confronti della tipica informativa economica e finanziaria del bilancio caratterizzino anche la disclosure ESG. D’altronde, già da tempo è stato segnalato nella stampa economica e nella letteratura aziendale il fenomeno del greenwashing, ossia del presentare un’immagine del comportamento aziendale in ambito ESG più favorevole del reale. Viene quindi naturale ritenere che le imprese che adottano comporta-menti opportunistici nelle parti tradizionali del bilancio siano anche quelle con un profilo ESG peggiore, sia in termini di informazioni diffuse che di risultati ESG conseguiti. Sottoponiamo questa ipotesi a verifica empirica, usando un campione di grandi società europee inserite nell’indice Eurostoxx.

Informativa finanziaria e informativa ESG in bilancio: connessione e comportamenti opportunistici / Alberto Quagli; Francesco Avallone; Paola Ramassa; Elisa Bonollo; Alessandro Bulgarelli; Costanza Di Fabio; Giulia Leoni; Elisa Roncagliolo; Lorenzo Simoni. - STAMPA. - (2025), pp. 57-108.

Informativa finanziaria e informativa ESG in bilancio: connessione e comportamenti opportunistici

Paola Ramassa;Lorenzo Simoni
2025

Abstract

In questo capitolo si prendono in esame le connessioni tra la disclosure ESG imposta alle società europee e l’informativa di bilancio, relazione ritenuta fondamentale dalle stesse regole sull’informativa di sostenibilità. Con la direttiva CRSD la relazione sulla sostenibilità, infatti, è parte integrante del documento di bilancio, trovando collocazione nella relazione sulla gestione e forte è la richiesta di connettività dei dati contabili contenuti nei prospetti di bilancio con la disclosure ESG, secondo il noto principio della doppia materialità. Il secondo paragrafo è infatti dedicato ad un’analisi esplorativa del grado di connettività dei due suddetti profili informativi usando i bilanci 2023 delle più grandi imprese europee, per le quali si presenta anche un’analisi dei valori riportati nella tassonomia richiesta dalla Commissione Europea, con la quale rendere visibile come gli investimenti, i costi operativi e i ricavi delle imprese siano ispirati agli obiettivi generali di sostenibilità perseguiti a livello mondiale. Dal terzo paragrafo in poi si presenta un’analisi volta a valutare se l’atteggiamento opportunistico rilevabile con le tecniche di impression management (terzo paragrafo) e earnings management (quarto paragrafo) trovi corrispondente riflesso nella disclosure ESG e anche nelle relative misure di performance. Quest’analisi muove dalla “naturale” aspettativa che le logiche e l’atteggiamento che il management assume nei confronti della tipica informativa economica e finanziaria del bilancio caratterizzino anche la disclosure ESG. D’altronde, già da tempo è stato segnalato nella stampa economica e nella letteratura aziendale il fenomeno del greenwashing, ossia del presentare un’immagine del comportamento aziendale in ambito ESG più favorevole del reale. Viene quindi naturale ritenere che le imprese che adottano comporta-menti opportunistici nelle parti tradizionali del bilancio siano anche quelle con un profilo ESG peggiore, sia in termini di informazioni diffuse che di risultati ESG conseguiti. Sottoponiamo questa ipotesi a verifica empirica, usando un campione di grandi società europee inserite nell’indice Eurostoxx.
2025
9791221115505
Disclosure di sostenibilità, creazione di valore e gestione dei rischi ESG. Evidenze dal contesto europeo
57
108
Alberto Quagli; Francesco Avallone; Paola Ramassa; Elisa Bonollo; Alessandro Bulgarelli; Costanza Di Fabio; Giulia Leoni; Elisa Roncagliolo; Lorenzo S...espandi
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