Il contributo affronta il tema della rappresentazione grafica dei dati (data visualization) attraverso la realizzazione di infografiche che li combinano, organizzano e mostrano con il fine di raccontare, visivamente, una storia. Si approfondisce il ruolo dell’infografica come connubio tra disegno e narrazione per il visual storytelling di alcuni antichi testi storici attraverso l’uso di grafici e mappe. Ripercorrendo brevemente la produzione di mappe nel corso della storia e focalizzando l’attenzione sul ruolo della mappa come strumento di conoscenza e documentazione dei territori e delle vie di comunicazione, si sottolinea la corrispondenza tra determinati periodi storici contrassegnati da scoperte, conquiste o viaggi e una relativa produzione grafico-letteraria, sia illustrata che scritta. Dalla necessità di trasmettere informazioni, il racconto scritto e la rappresentazione grafica, anche solo simbolica o ideogrammatica, si intrecciano e si compensano. Caquard afferma: “The history of cartography cannot be dissociated from narratives. On one hand, cartographers traditionally relied on stories from scouts and explorers to help them fill in the blanks on their maps” (Caquard, 2013, p. 136). In questo contributo si esplora il particolare contesto storico delle Crociate del XIII secolo a cui corrisponde una ricca produzione documentaria circa la descrizione aggiornata della denominata Terra Santa. La documentazione serve non solo a descrivere i luoghi santi che divengono mete di pellegrinaggi, ma fornisce anche pratiche informazioni per muoversi tra le città, indicandone le strade, i tempi di percorrenza, le rotte e i porti sicuri. Tra i cronisti di viaggio del tempo, alcuni ‒ figure ibride tra mapmaker e storyteller ‒ hanno allineato alla tradizione narrativa l’indicazione visiva dei luoghi, dando vita a un vero storytelling come strumento di comunicazione, altri, invece, ne hanno redatto solo descrizioni per iscritto. Su questi ultimi si è focalizzata l’attenzione della ricerca, con l’obiettivo di tradurre in visual storytelling ciò che secoli fa è stato raccontato unicamente nei testi, adottando la nuova metodologia all’interno delle digital humanities. Dopo aver selezionato alcune fonti su viaggi in Terra Santa compiuti via mare e via terra, sono stati estrapolati i dati relativi alle città e alle distanze percorse per raggiungerle. Il data set è stato visivamente tradotto in una infografica in cui i dati spazio-temporali degli spostamenti via mare e via terra sono messi a confronto diretto. Le fonti sono il portulano Lo compasso de navigare e gli Itinera raccolti nel De Sandoli. Il risultato è una strip map, tecnica cartografica di sviluppo lineare che omette dettagli non rilevanti ai fini del racconto narrativo, cambia il senso di orientamento e converte le relazioni assolute di spazio in sequenze di luoghi lungo un percorso, focalizzando l’attenzione del lettore sullo storytelling del viaggio. Unità di misura diverse sono graficamente rimesse in scala per creare un confronto corretto tra i due diversi sistemi di viaggio e scoprire visivamente le differenze e le distanze di percorrenza per viaggiare tra le città di costa della Terra Santa e raggiungere i centri di comunicazione del tempo. The contribution focuses on the topic of the graphic representation of data (data visualisation) through the creation of infographics that combine, organise and display data in order to tell a story. The study explores the role of infographics as a combination of drawing and storytelling to translate some ancient pieces of writings into representations with graphs and maps. By briefly reviewing the production of maps throughout history and focusing on the role of the map as a tool for knowledge and documentation of places, the paper investigates the correspondence between some historical periods marked by discoveries, conquests or journeys and a graphicliterary production, both illustrated and written. From the need to convey information, the written narrative matches the graphic representation, even if only symbolic or ideogrammatic. Caquard states: “The history of cartography cannot be dissociated from narratives. On one hand, cartographers traditionally relied on stories from scouts and explorers to help them fill in the blanks on their maps’’ (Caquard, 2013, p. 136). This contribution explores the particular historical context of the Crusades in the 13th century to which corresponds a rich documentary production about the up-to-date description of the Holy Land. The documentation serves not only to describe the holy places that became pilgrimage destinations, but also provides practical information on how to get around the cities, indicating their roads, travel times, and safe harbours. Among the travel chroniclers of the time, some hybrid figures between mapmaker and storyteller have aligned the visual indication of places with the narrative tradition, creating a visual storytelling as a communication tool, while others have only written descriptions. The research focuses on the written descriptions, with the aim of translating into visual storytelling what was only written in texts centuries ago. After selecting a number of sources on journeys to the Holy Land made by sea and land, the study extrapolates data about the cities and the distances travelled to reach them. The data set is visually translated into an infographic in which the spatio-temporal data of travel by sea and land are directly compared. The sources are the Portulan Lo compasso de navigare and the Itinera collected in De Sandoli. The result is a strip map, a cartographic technique of linear development that omits details irrelevant to the narrative story, changes the sense of orientation and converts absolute spatial relationships into sequences of places along a route, focusing the reader’s attention on the storytelling of the journey. Different units of measurement are graphically rescaled to create a correct comparison between the two different travel systems and visually discover the differences and distances to travel between the coastal cities of the Holy Land and reach the communication centres of the time.
Mapmaking e storytelling: antiche cronache di viaggio tradotte in infografiche e story maps / marta zerbini. - ELETTRONICO. - (2025), pp. 248-277.
Mapmaking e storytelling: antiche cronache di viaggio tradotte in infografiche e story maps
marta zerbini
2025
Abstract
Il contributo affronta il tema della rappresentazione grafica dei dati (data visualization) attraverso la realizzazione di infografiche che li combinano, organizzano e mostrano con il fine di raccontare, visivamente, una storia. Si approfondisce il ruolo dell’infografica come connubio tra disegno e narrazione per il visual storytelling di alcuni antichi testi storici attraverso l’uso di grafici e mappe. Ripercorrendo brevemente la produzione di mappe nel corso della storia e focalizzando l’attenzione sul ruolo della mappa come strumento di conoscenza e documentazione dei territori e delle vie di comunicazione, si sottolinea la corrispondenza tra determinati periodi storici contrassegnati da scoperte, conquiste o viaggi e una relativa produzione grafico-letteraria, sia illustrata che scritta. Dalla necessità di trasmettere informazioni, il racconto scritto e la rappresentazione grafica, anche solo simbolica o ideogrammatica, si intrecciano e si compensano. Caquard afferma: “The history of cartography cannot be dissociated from narratives. On one hand, cartographers traditionally relied on stories from scouts and explorers to help them fill in the blanks on their maps” (Caquard, 2013, p. 136). In questo contributo si esplora il particolare contesto storico delle Crociate del XIII secolo a cui corrisponde una ricca produzione documentaria circa la descrizione aggiornata della denominata Terra Santa. La documentazione serve non solo a descrivere i luoghi santi che divengono mete di pellegrinaggi, ma fornisce anche pratiche informazioni per muoversi tra le città, indicandone le strade, i tempi di percorrenza, le rotte e i porti sicuri. Tra i cronisti di viaggio del tempo, alcuni ‒ figure ibride tra mapmaker e storyteller ‒ hanno allineato alla tradizione narrativa l’indicazione visiva dei luoghi, dando vita a un vero storytelling come strumento di comunicazione, altri, invece, ne hanno redatto solo descrizioni per iscritto. Su questi ultimi si è focalizzata l’attenzione della ricerca, con l’obiettivo di tradurre in visual storytelling ciò che secoli fa è stato raccontato unicamente nei testi, adottando la nuova metodologia all’interno delle digital humanities. Dopo aver selezionato alcune fonti su viaggi in Terra Santa compiuti via mare e via terra, sono stati estrapolati i dati relativi alle città e alle distanze percorse per raggiungerle. Il data set è stato visivamente tradotto in una infografica in cui i dati spazio-temporali degli spostamenti via mare e via terra sono messi a confronto diretto. Le fonti sono il portulano Lo compasso de navigare e gli Itinera raccolti nel De Sandoli. Il risultato è una strip map, tecnica cartografica di sviluppo lineare che omette dettagli non rilevanti ai fini del racconto narrativo, cambia il senso di orientamento e converte le relazioni assolute di spazio in sequenze di luoghi lungo un percorso, focalizzando l’attenzione del lettore sullo storytelling del viaggio. Unità di misura diverse sono graficamente rimesse in scala per creare un confronto corretto tra i due diversi sistemi di viaggio e scoprire visivamente le differenze e le distanze di percorrenza per viaggiare tra le città di costa della Terra Santa e raggiungere i centri di comunicazione del tempo. The contribution focuses on the topic of the graphic representation of data (data visualisation) through the creation of infographics that combine, organise and display data in order to tell a story. The study explores the role of infographics as a combination of drawing and storytelling to translate some ancient pieces of writings into representations with graphs and maps. By briefly reviewing the production of maps throughout history and focusing on the role of the map as a tool for knowledge and documentation of places, the paper investigates the correspondence between some historical periods marked by discoveries, conquests or journeys and a graphicliterary production, both illustrated and written. From the need to convey information, the written narrative matches the graphic representation, even if only symbolic or ideogrammatic. Caquard states: “The history of cartography cannot be dissociated from narratives. On one hand, cartographers traditionally relied on stories from scouts and explorers to help them fill in the blanks on their maps’’ (Caquard, 2013, p. 136). This contribution explores the particular historical context of the Crusades in the 13th century to which corresponds a rich documentary production about the up-to-date description of the Holy Land. The documentation serves not only to describe the holy places that became pilgrimage destinations, but also provides practical information on how to get around the cities, indicating their roads, travel times, and safe harbours. Among the travel chroniclers of the time, some hybrid figures between mapmaker and storyteller have aligned the visual indication of places with the narrative tradition, creating a visual storytelling as a communication tool, while others have only written descriptions. The research focuses on the written descriptions, with the aim of translating into visual storytelling what was only written in texts centuries ago. After selecting a number of sources on journeys to the Holy Land made by sea and land, the study extrapolates data about the cities and the distances travelled to reach them. The data set is visually translated into an infographic in which the spatio-temporal data of travel by sea and land are directly compared. The sources are the Portulan Lo compasso de navigare and the Itinera collected in De Sandoli. The result is a strip map, a cartographic technique of linear development that omits details irrelevant to the narrative story, changes the sense of orientation and converts absolute spatial relationships into sequences of places along a route, focusing the reader’s attention on the storytelling of the journey. Different units of measurement are graphically rescaled to create a correct comparison between the two different travel systems and visually discover the differences and distances to travel between the coastal cities of the Holy Land and reach the communication centres of the time.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
24_Zerbini_Linguaggi Grafici_INFORMAZIONE.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Open Access
Dimensione
11.11 MB
Formato
Adobe PDF
|
11.11 MB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



