Nell’ultimo decennio, la teoria della complessità e il concetto di ecosistema, tipici dell’ecologia, sono stati utilizzati con crescente frequenza all’interno delle scienze sociali per comprendere le dinamiche dei sistemi socio-economici intesi come sistemi complessi, studiando le relazioni tra organizzazioni, sistemi produttivi e territori. Anche l’economia della cultura è stata oggetto di studio attraverso l’unità d’analisi dell’ecosistema, ritenendo che organizzazioni culturali e creative potessero essere rappresentate come organismi viventi interconnessi, caratterizzati dall’esistenza di differenti componenti, norme e comportamenti, capaci di interagire in reti locali e globali. Facendo riferimento ai numerosi studi condotti nel corso degli anni sulla valorizzazione economica della cultura, abbiamo ripensato all’evoluzione del concetto di industrie culturali e creative chiedendoci se e come il concetto di ecosistema potesse essere utile per formulare un modo diverso di studiare e rappresentare le relazioni e le dinamiche di tali settori, alternativo rispetto a quello basato sulle specializzazioni industriali. In questo lavoro, partendo dal nostro modello sulla conservazione e valorizzazione della cultura basato sul quadrinomio cultura-economia-società-tecnologia, abbiamo riflettuto sul possibile contributo offerto dalla teoria dei sistemi adattivi complessi. Così facendo abbiamo mappato l'evoluzione degli attori, delle relazioni e della struttura del settore culturale e creativo usando un approccio ecosistemico, offrendo un’ulteriore prospettiva di studio del complesso fenomeno in oggetto.
Ripensare l’evoluzione delle industrie culturali e creative secondo un approccio ecosistemico / Luciana Lazzeretti, Leonardo Mazzoni, Stefania Oliva. - STAMPA. - (2024), pp. 339-363.
Ripensare l’evoluzione delle industrie culturali e creative secondo un approccio ecosistemico
Luciana Lazzeretti;Leonardo Mazzoni;Stefania Oliva
2024
Abstract
Nell’ultimo decennio, la teoria della complessità e il concetto di ecosistema, tipici dell’ecologia, sono stati utilizzati con crescente frequenza all’interno delle scienze sociali per comprendere le dinamiche dei sistemi socio-economici intesi come sistemi complessi, studiando le relazioni tra organizzazioni, sistemi produttivi e territori. Anche l’economia della cultura è stata oggetto di studio attraverso l’unità d’analisi dell’ecosistema, ritenendo che organizzazioni culturali e creative potessero essere rappresentate come organismi viventi interconnessi, caratterizzati dall’esistenza di differenti componenti, norme e comportamenti, capaci di interagire in reti locali e globali. Facendo riferimento ai numerosi studi condotti nel corso degli anni sulla valorizzazione economica della cultura, abbiamo ripensato all’evoluzione del concetto di industrie culturali e creative chiedendoci se e come il concetto di ecosistema potesse essere utile per formulare un modo diverso di studiare e rappresentare le relazioni e le dinamiche di tali settori, alternativo rispetto a quello basato sulle specializzazioni industriali. In questo lavoro, partendo dal nostro modello sulla conservazione e valorizzazione della cultura basato sul quadrinomio cultura-economia-società-tecnologia, abbiamo riflettuto sul possibile contributo offerto dalla teoria dei sistemi adattivi complessi. Così facendo abbiamo mappato l'evoluzione degli attori, delle relazioni e della struttura del settore culturale e creativo usando un approccio ecosistemico, offrendo un’ulteriore prospettiva di studio del complesso fenomeno in oggetto.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



