La presenza di originali magnogreci e sicelioti nell’arredo scultoreo degli spazi pubblici e privati di Roma antica è una questione estremamente complessa e incerta, a causa di una serie di fattori. Innanzitutto, l’attribuzione delle opere all’ambito greco-occidentale è basata giocoforza esclusivamente su elementi formali, non coincidendo il luogo di (re-)impiego e rinvenimento con quello al quale si ipotizza di assegnare la produzione. Questa difficoltà va di pari passo con la questione – a sua volta ampiamente dibattuta – dell’esistenza di una produzione locale di scultura in marmo in Magna Grecia e Sicilia e degli eventuali caratteri distintivi. La serie di problemi prosegue con la scarsità di dati sulla collocazione delle opere a Roma (aree sacre, spazi pubblici monumentali, residenze private?). Infine, pur se si accoglie l’origine greco-occidentale di alcuni esemplari, rimangono aperte varie opzioni sui tempi e i canali di arrivo di queste sculture a Roma: in un orizzonte cronologico contemporaneo alla produzione, per mezzo di commissioni esplicite ad artisti attivi e in voga al tempo, o posteriore, ad esempio, tramite i bottini bellici o il collezionismo.

Sono mai arrivati gli dèi irati? Sculture in marmo dalla Magna Grecia e dalla Sicilia a Roma / Laura Buccino. - STAMPA. - E. La Rocca, C. Parisi Presicce, con A. Avagliano (a cura di), La Grecia a Roma, catalogo della mostra (Roma, Musei Capitolini, Villa Caffarelli, 29 novembre 2025 - 12 aprile 2026):(2025), pp. 174-185.

Sono mai arrivati gli dèi irati? Sculture in marmo dalla Magna Grecia e dalla Sicilia a Roma

Laura Buccino
2025

Abstract

La presenza di originali magnogreci e sicelioti nell’arredo scultoreo degli spazi pubblici e privati di Roma antica è una questione estremamente complessa e incerta, a causa di una serie di fattori. Innanzitutto, l’attribuzione delle opere all’ambito greco-occidentale è basata giocoforza esclusivamente su elementi formali, non coincidendo il luogo di (re-)impiego e rinvenimento con quello al quale si ipotizza di assegnare la produzione. Questa difficoltà va di pari passo con la questione – a sua volta ampiamente dibattuta – dell’esistenza di una produzione locale di scultura in marmo in Magna Grecia e Sicilia e degli eventuali caratteri distintivi. La serie di problemi prosegue con la scarsità di dati sulla collocazione delle opere a Roma (aree sacre, spazi pubblici monumentali, residenze private?). Infine, pur se si accoglie l’origine greco-occidentale di alcuni esemplari, rimangono aperte varie opzioni sui tempi e i canali di arrivo di queste sculture a Roma: in un orizzonte cronologico contemporaneo alla produzione, per mezzo di commissioni esplicite ad artisti attivi e in voga al tempo, o posteriore, ad esempio, tramite i bottini bellici o il collezionismo.
2025
978-88-492-5447-1
La Grecia a Roma
174
185
Laura Buccino
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