Il presente articolo si propone di offrire un iniziale sguardo alla letteratura yiddish per l’infanzia, con particolare riferimento alle Storie per Bambini di Isaac Bashevis Singer. L’intento è quello di arricchire il panorama delle prospettive attraverso cui considerare la letteratura per l’infanzia come fonte di conoscenza, utile a comprendere le dinamiche delle transizioni interculturali, a preservare il patrimonio immateriale e a valorizzare la memoria come risorsa per l’arricchimento culturale. L’opera di Singer, premio Nobel per la letteratura nel 1978, offre molteplici spunti sui valori educativi legati alla complessità delle transizioni interculturali e alla salvaguardia e sostenibilità dei patrimoni materiali, immateriali e ambientali. Le sue opere per bambini evocano un mondo profondamente vitale e dinamico, cancellato dalla catastrofe della Shoah, che ha privato l’uma nità di interi patrimoni culturali. Questo mondo, tuttavia, è riuscito a sopravvivere nella me moria e nell’immaginario di autori come Singer, che hanno trasmesso questa sapienza fino ai giorni nostri. Esplorare questa letteratura contribuisce a far comprendere ai bambini il valore delle diverse culture, offrendo modelli positivi che si sono trasformati nei secoli e che, nonostante i lunghi anni di annientamento nazifascista, sono sopravvissuti grazie alla propria resilienza. I riferimenti alla letteratura yiddish aprono inoltre la via alla decostruzione di pregiudizi e stereotipi, poiché aiutano a conoscere i personaggi per ciò che realmente sono e non per come vengono caratte rizzati da influenze esterne. L’aspetto narrativo, rappresentato dal viaggio, dal movimento e dall’avvicendarsi di eventi talvolta paradossali, ironici ma anche conflittuali – come quelli legati alla dialettica tra bene e male, in cui la risoluzione positiva è identificata nella conoscenza piuttosto che nella forza –, sostiene il viaggio della fantasia. Questo viaggio rappresenta una possibilità di cambiamento e trasformazione senza perdita di identità, ma con la ricerca di nuove appartenenze. Il presente contributo offrirà, pertanto, alcuni spunti significativi su come questo settore della letteratura per l’infanzia consenta di esplorare importanti aspetti del patrimonio materiale e immateriale. Si evidenzierà, inoltre, come solo attraverso il riferimento alle diverse espressioni artistiche sia possibile comprendere il vero significato della sostenibilità e della salvaguardia del pianeta
Un mondo che è stato, ma non dimenticato: alcune riflessioni sui racconti yiddish per bambin / silvia guetta. - ELETTRONICO. - 19:(2025), pp. 966-971.
Un mondo che è stato, ma non dimenticato: alcune riflessioni sui racconti yiddish per bambin
silvia guetta
2025
Abstract
Il presente articolo si propone di offrire un iniziale sguardo alla letteratura yiddish per l’infanzia, con particolare riferimento alle Storie per Bambini di Isaac Bashevis Singer. L’intento è quello di arricchire il panorama delle prospettive attraverso cui considerare la letteratura per l’infanzia come fonte di conoscenza, utile a comprendere le dinamiche delle transizioni interculturali, a preservare il patrimonio immateriale e a valorizzare la memoria come risorsa per l’arricchimento culturale. L’opera di Singer, premio Nobel per la letteratura nel 1978, offre molteplici spunti sui valori educativi legati alla complessità delle transizioni interculturali e alla salvaguardia e sostenibilità dei patrimoni materiali, immateriali e ambientali. Le sue opere per bambini evocano un mondo profondamente vitale e dinamico, cancellato dalla catastrofe della Shoah, che ha privato l’uma nità di interi patrimoni culturali. Questo mondo, tuttavia, è riuscito a sopravvivere nella me moria e nell’immaginario di autori come Singer, che hanno trasmesso questa sapienza fino ai giorni nostri. Esplorare questa letteratura contribuisce a far comprendere ai bambini il valore delle diverse culture, offrendo modelli positivi che si sono trasformati nei secoli e che, nonostante i lunghi anni di annientamento nazifascista, sono sopravvissuti grazie alla propria resilienza. I riferimenti alla letteratura yiddish aprono inoltre la via alla decostruzione di pregiudizi e stereotipi, poiché aiutano a conoscere i personaggi per ciò che realmente sono e non per come vengono caratte rizzati da influenze esterne. L’aspetto narrativo, rappresentato dal viaggio, dal movimento e dall’avvicendarsi di eventi talvolta paradossali, ironici ma anche conflittuali – come quelli legati alla dialettica tra bene e male, in cui la risoluzione positiva è identificata nella conoscenza piuttosto che nella forza –, sostiene il viaggio della fantasia. Questo viaggio rappresenta una possibilità di cambiamento e trasformazione senza perdita di identità, ma con la ricerca di nuove appartenenze. Il presente contributo offrirà, pertanto, alcuni spunti significativi su come questo settore della letteratura per l’infanzia consenta di esplorare importanti aspetti del patrimonio materiale e immateriale. Si evidenzierà, inoltre, come solo attraverso il riferimento alle diverse espressioni artistiche sia possibile comprendere il vero significato della sostenibilità e della salvaguardia del pianeta| File | Dimensione | Formato | |
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