Nell’ambito della politica energetica dell’Unione europea, basata sui principi di decarbonizzazione, competitività, sicurezza dell’approvvigionamento e sostenibilità, è stata di recente approvata la direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD IV). Quale parte integrante del pacchetto Fit For 55, la nuova direttiva – già ribattezzata “Case Green” – mira a stimolare la riqualificazione energetica di buona parte del patrimonio immobiliare eurounitario, attualmente responsabile del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Tra gli strumenti più utili per l’attuazione di questa normativa tanto “sfidante” quanto fondamentale – soprattutto nell’ottica di raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 – rientra senz’altro il contratto di rendimento energetico o di prestazione energetica, anche conosciuto come Energy Performance Contract. Dopo aver ricostruito origini, struttura e natura giuridica del contratto di EPC, a cui il Codice dei contratti pubblici riserva addirittura un articolo ad hoc (art. 200, d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 e ss.mm.ii.), il presente contributo intende soffermarsi sul ruolo fondamentale delle imprese quali fornitrici di servizi energetici. Il riferimento è anzitutto alle cc.dd. Energy Service Company (ESCo) che – nell’accettare pure un certo margine di rischio finanziario, in un’ottica di partenariato pubblico privato – vengono retribuite esclusivamente in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica conseguito, o al limite di altri criteri di prestazione energetica definiti contrattualmente.// As part of the European Union's energy policy, based on the principles of decarbonisation, competitiveness, security of supply and sustainability, Directive (EU) 2024/1275 on the energy performance of buildings (EPBD IV) was recently approved. As an integral part of the Fit For 55 package, the new directive – already renamed “Case Green” – aims to stimulate the energy renovation of a large part of the EU's building stock, which is currently responsible for 40% of energy consumption and 36% of greenhouse gas emissions. One of the most useful tools for implementing this challenging and fundamental legislation – especially with a view to achieving the goal of climate neutrality by 2050 – is undoubtedly the energy performance contract, also known as an Energy Performance Contract. After reconstructing the origins, structure and legal nature of the EPC contract, to which the Public Contracts Code even reserves an ad hoc article (Art. 200, Legislative Decree No. 36 of 31 March 2023, as amended), this contribution aims to focus on the fundamental role of companies as energy service providers. The reference is primarily to Energy Service Companies (ESCos) which, while accepting a certain margin of financial risk, in a public-private partnership context, are remunerated exclusively on the basis of the level of energy efficiency improvement achieved, or at most on the basis of other energy performance criteria defined in the contract.
Il ruolo delle ESCo nell’attuazione della Direttiva “Case Green”: la riqualificazione dell’ambiente costruito mediante gli Energy Performance Contracts / Baisi, Ilaria. - STAMPA. - II:(2025), pp. 255-268.
Il ruolo delle ESCo nell’attuazione della Direttiva “Case Green”: la riqualificazione dell’ambiente costruito mediante gli Energy Performance Contracts
Baisi, Ilaria
2025
Abstract
Nell’ambito della politica energetica dell’Unione europea, basata sui principi di decarbonizzazione, competitività, sicurezza dell’approvvigionamento e sostenibilità, è stata di recente approvata la direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD IV). Quale parte integrante del pacchetto Fit For 55, la nuova direttiva – già ribattezzata “Case Green” – mira a stimolare la riqualificazione energetica di buona parte del patrimonio immobiliare eurounitario, attualmente responsabile del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Tra gli strumenti più utili per l’attuazione di questa normativa tanto “sfidante” quanto fondamentale – soprattutto nell’ottica di raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 – rientra senz’altro il contratto di rendimento energetico o di prestazione energetica, anche conosciuto come Energy Performance Contract. Dopo aver ricostruito origini, struttura e natura giuridica del contratto di EPC, a cui il Codice dei contratti pubblici riserva addirittura un articolo ad hoc (art. 200, d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 e ss.mm.ii.), il presente contributo intende soffermarsi sul ruolo fondamentale delle imprese quali fornitrici di servizi energetici. Il riferimento è anzitutto alle cc.dd. Energy Service Company (ESCo) che – nell’accettare pure un certo margine di rischio finanziario, in un’ottica di partenariato pubblico privato – vengono retribuite esclusivamente in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica conseguito, o al limite di altri criteri di prestazione energetica definiti contrattualmente.// As part of the European Union's energy policy, based on the principles of decarbonisation, competitiveness, security of supply and sustainability, Directive (EU) 2024/1275 on the energy performance of buildings (EPBD IV) was recently approved. As an integral part of the Fit For 55 package, the new directive – already renamed “Case Green” – aims to stimulate the energy renovation of a large part of the EU's building stock, which is currently responsible for 40% of energy consumption and 36% of greenhouse gas emissions. One of the most useful tools for implementing this challenging and fundamental legislation – especially with a view to achieving the goal of climate neutrality by 2050 – is undoubtedly the energy performance contract, also known as an Energy Performance Contract. After reconstructing the origins, structure and legal nature of the EPC contract, to which the Public Contracts Code even reserves an ad hoc article (Art. 200, Legislative Decree No. 36 of 31 March 2023, as amended), this contribution aims to focus on the fundamental role of companies as energy service providers. The reference is primarily to Energy Service Companies (ESCos) which, while accepting a certain margin of financial risk, in a public-private partnership context, are remunerated exclusively on the basis of the level of energy efficiency improvement achieved, or at most on the basis of other energy performance criteria defined in the contract.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



