Giuliana Genta. La residenza per l'artista Emilio Greco come modelli di architettura residenziale moderna

Giuliana Genta, una delle prime donne laureate in architettura in Italia, collaborò con importanti architetti come Marcello Piacentini, Adalberto Libera e partecipò al Piano Fanfani. Lavorò su progetti di edilizia popolare, design, edifici religiosi e il Quartiere Tuscolano III. Grazie alla sua versatilità, lo scultore Emilio Greco le affidò la ristrutturazione della propria abitazione romana negli anni ‘50 e, dieci anni dopo, la costruzione di una residenza-studio a Sabaudia. Quest’ultima, costruita a metà anni ’60, richiama le fortificazioni antiche attraverso una pianta irregolare e una torre centrale destinata allo studio e alla conservazione delle opere. Il lavoro di Genta rappresenta un esempio significativo dell’architettura italiana del secondo Novecento, per la sua attenzione al contesto, alla storia e alla qualità degli spazi interni ed esterni. Giuliana Genta, one of the first women to graduate in architecture in Italy, collaborated with notable architects such as Marcello Piacentini and Adalberto Libera, and participated in the Piano Fanfani. She worked on public housing, design, religious buildings, and the Tuscolano III district. Recognized for her versatility, sculptor Emilio Greco commissioned her to renovate his Roman home in the 1950s and, ten years later, to build a residence-studio in Sabaudia. Built in the mid-1960s, this residence evokes ancient fortifications through an irregular plan and a central tower designed for Greco’s studio and art storage. Genta’s work exemplifies late 20th-century Italian architecture, highlighting careful attention to context, history, and the quality of interior and exterior spaces.