L’analisi ricostruisce il quadro normativo e operativo multilivello della tutela contro la violenza di genere in Italia, con un focus empirico su due centri antiviolenza toscani (Empoli e Pistoia) e sulle traiettorie di fuoriuscita dalla violenza di un gruppo di donne, in larga parte migranti. Lo studio mostra come la combinazione tra Convenzione di Istanbul, riforme nazionali recenti (dal Codice Rosso alle misure di prevenzione e indennizzo) e politiche regionali (in particolare la rete Codice Rosa in Toscana) produca un sistema articolato di prevenzione, protezione e presa in carico, pur segnato da criticità strutturali. ​ Attraverso interviste in profondità a donne e a operatrici legali e psicosociali, la ricerca mette in luce la pluralità delle forme di violenza (fisica, psicologica, sessuale, economica, istituzionale), le specifiche vulnerabilità connesse alla condizione migratoria (status giuridico, barriere linguistiche e culturali, isolamento relazionale) e il ruolo ambivalente delle istituzioni, in particolare delle forze dell’ordine e dell’apparato giudiziario, tra esperienze di accoglienza e fenomeni di vittimizzazione secondaria. Il percorso di fuoriuscita viene interpretato come un processo lungo e bifasico – dalla consapevolezza alla costruzione dell’autonomia – in cui i CAV, le case rifugio e le avvocate svolgono una funzione centrale di accompagnamento, ma si scontrano con lentezze procedurali, fragilità economiche e persistenti resistenze culturali, soprattutto sul piano della genitorialità e del riconoscimento della violenza assistita. ​

La ricerca ad Empoli e Pistoia / Silvia Pezzoli; Agnese Desideri. - ELETTRONICO. - (2025), pp. 69-75.

La ricerca ad Empoli e Pistoia

Silvia Pezzoli;Agnese Desideri
2025

Abstract

L’analisi ricostruisce il quadro normativo e operativo multilivello della tutela contro la violenza di genere in Italia, con un focus empirico su due centri antiviolenza toscani (Empoli e Pistoia) e sulle traiettorie di fuoriuscita dalla violenza di un gruppo di donne, in larga parte migranti. Lo studio mostra come la combinazione tra Convenzione di Istanbul, riforme nazionali recenti (dal Codice Rosso alle misure di prevenzione e indennizzo) e politiche regionali (in particolare la rete Codice Rosa in Toscana) produca un sistema articolato di prevenzione, protezione e presa in carico, pur segnato da criticità strutturali. ​ Attraverso interviste in profondità a donne e a operatrici legali e psicosociali, la ricerca mette in luce la pluralità delle forme di violenza (fisica, psicologica, sessuale, economica, istituzionale), le specifiche vulnerabilità connesse alla condizione migratoria (status giuridico, barriere linguistiche e culturali, isolamento relazionale) e il ruolo ambivalente delle istituzioni, in particolare delle forze dell’ordine e dell’apparato giudiziario, tra esperienze di accoglienza e fenomeni di vittimizzazione secondaria. Il percorso di fuoriuscita viene interpretato come un processo lungo e bifasico – dalla consapevolezza alla costruzione dell’autonomia – in cui i CAV, le case rifugio e le avvocate svolgono una funzione centrale di accompagnamento, ma si scontrano con lentezze procedurali, fragilità economiche e persistenti resistenze culturali, soprattutto sul piano della genitorialità e del riconoscimento della violenza assistita. ​
2025
978-88-13-39004-4
Violenza di Genere e Donne Migranti. Confronto con le istitutzioni e Percorsi di fuoriuscita
69
75
Goal 5: Gender equality
Silvia Pezzoli; Agnese Desideri
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