Fides, la parola, i contesti. Ovvero, alla ricerca della publica fides

Tra XII e XIII secolo il documento notarile cambia aspetto e caratteristiche: non è più l’antica charta altomedievale, la cui fides ‘credibilità’ era legata a caratteristiche formali dell’atto, ma compare l’instrumentum, in cui la fides del documento tutta si lega a quella del notaio rogatario, che diventa l’unico artefice dell’attendibiltà e del valore probatorio dell’atto scritto. Sul piano lessicale però occorrerà molto tempo perché la fides venga predicata direttamente al notaio e perché diventi publica. Se ne seguono le tracce attraverso le opere dei giuristi: dal medioevo fino alla primissima età moderna, quando finalmente anche sotto il profilo della della lingua giuridica il processo si è compiuto: la fides di cui il notaio è titolare fin dal XII-XIII secolo è diventata publica, e per conseguenza i suoi atti fanno ora publica fides.