La letteratura in Ungheria dal 1945 al 2002

"La letteratura in Ungheria dal 1945 al 2002", pp. 181-382, e' un contributo autonomo e originale, promuove un nuovo approccio al sistema letterario, alle sue strutture, dinamiche e funzioni. Propone una nuova modalita' della fruizione della letteratura in cui ‘guida alla lettura’ e ‘cronaca letteraria’ invitano esplicitamente a sperimentare un duplice orizzonte: uno epistemologico con attenzione metaletteraria, un altro ontologico con esplicito interesse per l’individuo letterario e per le forme dell’essere sociale entro cui, nell’Ungheria del secondo dopoguerra, questo tipo di individualita' e' stata investita di funzioni politiche e culturali centrali vissute con una caratteristica ‘cattiva coscienza’. L’interpretazione dei momenti essenziali della storia e della critica della letteratura ungherese del secondo Novecento adotta un punto di vista europeo. Il saggio si inserisce nel II volume di un'opera di storiografia letteraria redatta con il coinvolgimento di 11 studiosi provenienti da universita' italiane e dall'Istituto di Studi Letterari dell'Accademia Ungherese delle Scienze. L'iniziativa scientifica condivisa nasce nell'ambito del Centro Interuniversitario di Studi Ungheresi (oggi Centro interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa Centro-Orientale) con l'obiettivo di colmare un importante vuoto creatosi dal 1963, data dell'ultima sintesi storiografica realizzata da Paolo Ruzicska e dall'ultima opera indirizzata al pubblico colto da Folco Tempesti nel 1969. I due volumi (pp. 526 + 465) sono stati pubblicati fra il 2002 (il primo) e il 2004 (il secondo) da Lindau editore di Torino con finanziamenti del governo ungherese, ottenuti previa selezione da parte della Commissione Nazionale per il Libro Ungherese, 2002. (TOTTOSSY_lettungherese04fulltext_vqr0410_n1.pdf)