Il disagio della civiltà letteraria

"Il disagio della civilta' letteraria" propone una nuova interpretazione, d'impianto storico-filosofica e filosofico-culturale, della condizione letteraria ungherese e europea del secondo Novecento, letta come erede 'creativamente inerte' dell'Illuminismo. * Il saggio si inserisce in 'Studi ungheresi e letterature europee' (pp. 191-620, a cura di B. Tottossy), un'antologia di 31 articoli i quali, nel loro insieme, costituiscono uno spazio di riflessione aperto a quattro grandi prospettive – teoria della letteratura, storia delle idee, studi culturali e letteratura ungherese e comparata – affiancando l'area in cui gli 11 contributi di 'Studi linguistici' (pp. 3-190, a cura di A. Carli e N. Vasta) trattano questioni di linguistica, filologia ugrofinnica e filologia uralo-altaica, e di storia e teoria della lingua. * Oltre il saggio che si concentra sul "disagio della civiltà letteraria", il curatore di 'Studi ungheresi e letterature europee' contribuisce al volume (i) con un breve testo "in luogo di una presentazione" (pp. 191-192), (ii) con l'ideazione di un "omaggio poetico" ad Andrea Csillaghy, realizzato da Endre Kukorelly e Alberto Scarponi che adottano forme particolari per un dialogo particolare, condotto prevalentemente con la parole poetica (pp. 193-195), e (iii) con la proposta della versione italiana del discorso con il quale Péter Esterházy a inaugurato la Fiera del Libro di Francoforte del 1999 (pp. 197-204).