Il contributo rappresenta un approfondimento sulle imprese eccellenti del distretto pratese, al fine di cogliere i tratti distintivi della loro formula imprenditoriale. L’eccellenza viene misurata in termini di capacità delle imprese di creare valore continuativamente negli anni in esame (2001-2004). Per misurare il valore creato è stato scelto, tra i modelli proposti dalla letteratura, l’Economic Value Added (EVA). Prendendo in esame imprese non quotate di piccole-medie dimensioni la metrica classica dell’EVA è stata adattata in una configurazione tailored definita EVA(PMI). Adattamenti sono stati necessari anche per la stima del costo del capitale, seguendo la logica Capital Asset Pricing Model (CAPM) , attraverso la determinazione di un beta unlevered di settore/distretto, successivamente adattato per ogni singola impresa secondo il profilo di rischio finanziario specifico. Utilizzando un modello di regressione multivariata, i valori dell’EVA(PMI) sono stati messi in relazione con i principali driver del valore, espressi da variabili di natura contabile (produttività del capitale, redditività delle vendite, autonomia finanziaria ecc.). I risultati mettono in luce un modello di business legato a strategie di differenziazione che puntano su prodotti a elevato valore aggiunto, al contenimento del capitale circolante, nonchè ad elevati tassi di investimento.
Le imprese "eccellenti" del campione / F. Giunta. - STAMPA. - (2006), pp. 51-59.
Le imprese "eccellenti" del campione
GIUNTA, FRANCESCO
2006
Abstract
Il contributo rappresenta un approfondimento sulle imprese eccellenti del distretto pratese, al fine di cogliere i tratti distintivi della loro formula imprenditoriale. L’eccellenza viene misurata in termini di capacità delle imprese di creare valore continuativamente negli anni in esame (2001-2004). Per misurare il valore creato è stato scelto, tra i modelli proposti dalla letteratura, l’Economic Value Added (EVA). Prendendo in esame imprese non quotate di piccole-medie dimensioni la metrica classica dell’EVA è stata adattata in una configurazione tailored definita EVA(PMI). Adattamenti sono stati necessari anche per la stima del costo del capitale, seguendo la logica Capital Asset Pricing Model (CAPM) , attraverso la determinazione di un beta unlevered di settore/distretto, successivamente adattato per ogni singola impresa secondo il profilo di rischio finanziario specifico. Utilizzando un modello di regressione multivariata, i valori dell’EVA(PMI) sono stati messi in relazione con i principali driver del valore, espressi da variabili di natura contabile (produttività del capitale, redditività delle vendite, autonomia finanziaria ecc.). I risultati mettono in luce un modello di business legato a strategie di differenziazione che puntano su prodotti a elevato valore aggiunto, al contenimento del capitale circolante, nonchè ad elevati tassi di investimento.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.