Il saggio si propone di analizzare la concezione del bello naturale in Solov'ëv a partire dalla sua idea di bellezza - fondata sulla cristologia - come idea incarnata. Se è nella bellezza della natura che si rivela la presenza di Dio nel mondo, è altrettanto vero che questa stessa natura ci rivela la presenza ancora indomata del caos. Una sorta di vero e proprio strabismo naturale che, dal punto di vista filosofico, viene articolato da Solov’ëv attraverso una originale sintesi dell’idealismo di Schelling con la teoria dell’evoluzione di Darwin. Se nella decisa affermazione solov’ëviana dell’oggettività del bello naturale si rivela l’incisiva influenza di Schelling, tale influenza viene aggiornata e riproposta dal filosofo russo in un contesto culturale e scientifico - quello della fine del XIX sec. - dominato dal pensiero di Darwin. La natura è perciò un organismo che si sviluppa nel tempo secondo un ordine finalistico che lascia comunque dietro di sé un residuo caotico, rivelatore dello sforzo che tale ordine deve compiere per imporsi. Di qui l'apprezzamento della teoria darwiniana dell'evoluzione, accolta e interpretata da Solov’ëv in senso finalistico, come espressione della forza vitale che anima l'intera natura, colta nella sua incoercibile tensione a creare sempre nuove forme che in grado di esprimere quella perfezione di bellezza e, quindi, di vita, che tuttavia, nella sua compiutezza, le sarà sempre impossibile raggiungere.

Estetica e natura nel pensiero di Vladimir Solov’ëv / C. Cantelli. - STAMPA. - (1996), pp. 75-85.

Estetica e natura nel pensiero di Vladimir Solov’ëv

CANTELLI, CHIARA
1996

Abstract

Il saggio si propone di analizzare la concezione del bello naturale in Solov'ëv a partire dalla sua idea di bellezza - fondata sulla cristologia - come idea incarnata. Se è nella bellezza della natura che si rivela la presenza di Dio nel mondo, è altrettanto vero che questa stessa natura ci rivela la presenza ancora indomata del caos. Una sorta di vero e proprio strabismo naturale che, dal punto di vista filosofico, viene articolato da Solov’ëv attraverso una originale sintesi dell’idealismo di Schelling con la teoria dell’evoluzione di Darwin. Se nella decisa affermazione solov’ëviana dell’oggettività del bello naturale si rivela l’incisiva influenza di Schelling, tale influenza viene aggiornata e riproposta dal filosofo russo in un contesto culturale e scientifico - quello della fine del XIX sec. - dominato dal pensiero di Darwin. La natura è perciò un organismo che si sviluppa nel tempo secondo un ordine finalistico che lascia comunque dietro di sé un residuo caotico, rivelatore dello sforzo che tale ordine deve compiere per imporsi. Di qui l'apprezzamento della teoria darwiniana dell'evoluzione, accolta e interpretata da Solov’ëv in senso finalistico, come espressione della forza vitale che anima l'intera natura, colta nella sua incoercibile tensione a creare sempre nuove forme che in grado di esprimere quella perfezione di bellezza e, quindi, di vita, che tuttavia, nella sua compiutezza, le sarà sempre impossibile raggiungere.
1996
9788879841009
La Natura tra Oriente e Occidente
75
85
C. Cantelli
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