TECNOLOGIA PROGETTO E NUOVE FORME DI MERCATO

Si tratta del primo capitolo del libro L'ARCHITETTURA E I LUOGHI DEL COMMERCIO (a cura dello stesso autore) realizzato con fondi del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, MIUR, e dell’Ateneo di Firenze. Partendo dai dati emersi dalle interviste ai progettisti e alle diverse categorie di utenze, dalla analisi dei progetti e dalla documentazione video e fotografica, sono state elaborate considerazioni sulle opportunità offerte dal cambio di destinazione d'uso delle aree urbane, ai fini della riqualificazione degli spazi e dei servizi pubblici, in concomitanza della realizzazione di centri commerciali. Dei tre casi-studio presi in esame sono state analizzate le richieste e le risposte progettuali attraverso i parametri dei rapporti fra committente, progettista e amministrazione comunale, al fine di individuare le tendenze operative più valide da intraprendere nelle fasi progettuali. E' stato verificato come l'architettura del centro commerciale riflette la logica del settore che tende ad ottenere il massimo profitto al costo più basso. Perciò il più delle volte al progettista è richiesto un generico padiglione efficace ed economico entro cui organizzare gli spazi delle vendite. Quindi i procedimenti costruttivi ed i materiali sono generalmente semplici e collaudati. In rari casi il progetto è affidato ad una autorevole firma. In quei casi l'innovazione tecnologica delle nuove architetture (o dentro alle storiche facciate vincolate dalla soprintendenza, o in aree da riqualificare) assume aspetti diversi dovuti alla capacità del progettista, alla libertà espressiva concessa dai vincoli normativi, all'impegno finanziario messo a disposizione dal committente. E’ proprio in questi casi che il nuovo intervento può avere il compito di riequilibrare i rapporti fruitivi dello spazio urbano dove l’uomo può vivere – nonostante la pressante seduzione del consumismo - secondo le sue naturali e contemporanee esigenze, in armonia con la natura del luogo.