Nonostante i tentativi avviati fin dal 1300, la costruzione della nuova cattedrale ebbe inizio soltanto nel 1437 a partire dal fianco antistante piazza IV Novembre. Su tale parete, nella zona corrispondente alla loggia di Fortebraccio, con accurati rilievi sono state individuate alcune preesistenze riconducibili al complesso dell’antica cattedrale: una porzione del pronao anteposto al duomo, alcuni lati di un campanile dodecagonale, parte di un lato della cappella di Sant’Ercolano rivestita da tarsie lobate bianche e rosse, in parte smontate e riutilizzate nella stessa parete. Una raffigurazione di questo complesso è fornita dal dipinto "S. Ercolano presenta la città di Perugia" (XIV sec, 2° decennio) del maestro dei dossali di Montelabate, conservato presso la Galleria Nazionale dell’Umbria. Con una complessa genesi costruttiva si giunse ad adottare per la cattedrale una copertura a sala, dopo avere abbandonato l’intento iniziale di attuare una soluzione a tre navate con quella centrale emergente: fu infatti possibile variare l’altezza delle navate per portarle quasi allo stesso livello, mentre fu inevitabile conservare le forti disparità di larghezza delle navate, le laterali di 16 piedi e quella centrale di 36 piedi. Di conseguenza le volte della navata centrale furono notevolmente ribassate e quelle delle navate laterali al contrario fortemente oltrepassate. Si trattò di un cambiamento in corso d’opera maturato nel clima culturale creato dalla realizzazione del duomo di Pienza (1458-1463) voluto da Pio II, non a caso presente a Perugia nel 1459 per la consacrazione del San Domenico, anch’esso con volte a sala; ed è altrettanto significativo che maestranze già attive nella cattedrale di San Lorenzo, negli anni fra il 1459 e il 1463 lavorassero nella copertura voltata a sala del San Fortunato a Todi.
LA DIFFUSIONE DELLE CHIESE A SALA A PERUGIA: L'EDIFICAZIONE DELLA CATTEDRALE DI SAN LORENZO COEVA AL SAN DOMENICO / P. MATRACCHI. - STAMPA. - (2006), pp. 120-150.
LA DIFFUSIONE DELLE CHIESE A SALA A PERUGIA: L'EDIFICAZIONE DELLA CATTEDRALE DI SAN LORENZO COEVA AL SAN DOMENICO
MATRACCHI, PIETRO
2006
Abstract
Nonostante i tentativi avviati fin dal 1300, la costruzione della nuova cattedrale ebbe inizio soltanto nel 1437 a partire dal fianco antistante piazza IV Novembre. Su tale parete, nella zona corrispondente alla loggia di Fortebraccio, con accurati rilievi sono state individuate alcune preesistenze riconducibili al complesso dell’antica cattedrale: una porzione del pronao anteposto al duomo, alcuni lati di un campanile dodecagonale, parte di un lato della cappella di Sant’Ercolano rivestita da tarsie lobate bianche e rosse, in parte smontate e riutilizzate nella stessa parete. Una raffigurazione di questo complesso è fornita dal dipinto "S. Ercolano presenta la città di Perugia" (XIV sec, 2° decennio) del maestro dei dossali di Montelabate, conservato presso la Galleria Nazionale dell’Umbria. Con una complessa genesi costruttiva si giunse ad adottare per la cattedrale una copertura a sala, dopo avere abbandonato l’intento iniziale di attuare una soluzione a tre navate con quella centrale emergente: fu infatti possibile variare l’altezza delle navate per portarle quasi allo stesso livello, mentre fu inevitabile conservare le forti disparità di larghezza delle navate, le laterali di 16 piedi e quella centrale di 36 piedi. Di conseguenza le volte della navata centrale furono notevolmente ribassate e quelle delle navate laterali al contrario fortemente oltrepassate. Si trattò di un cambiamento in corso d’opera maturato nel clima culturale creato dalla realizzazione del duomo di Pienza (1458-1463) voluto da Pio II, non a caso presente a Perugia nel 1459 per la consacrazione del San Domenico, anch’esso con volte a sala; ed è altrettanto significativo che maestranze già attive nella cattedrale di San Lorenzo, negli anni fra il 1459 e il 1463 lavorassero nella copertura voltata a sala del San Fortunato a Todi.File | Dimensione | Formato | |
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