In una sala parto sperimentale sono stati posti a confronto tre diversi sistemi di raffrescamento: a goccia (5 scrofe); a goccia e aria (6 scrofe); a goccia con uso di pavimento in metallo sotto il corpo dell’animale (5 scrofe). Sono stati svolti tre cicli di prove durante i quali sono stati raccolti valori di temperatura ed umidità relativa interna ed esterna alla sala parto. Sulle scrofe del 1° e 2° ciclo sono stati rilevati valori di temperatura rettale e cutanea, spessore del grasso sottocutaneo e BCS (Body Condition Score). Sugli animali del 2° e 3° ciclo sono stati raccolti dati di tipo comportamentale, mediante l’impiego di telecamere. Successivamente i valori di temperatura dell’aria rilevati sono stati analizzati mediante l’utilizzo dell’indice THI e messi in relazione con i dati comportamentali. Sulla base dei dati raccolti è stata valutata l’efficacia dei tre diversi metodi di raffrescamento a confronto. Dai risultati della sperimentazione svolta si può ritenere utile, ai fini del confort termico dell’animale, impiegare contemporaneamente i sistemi di raffrescamento ad acqua (drip cooling) e ad aria (snout cooling), nonché utilizzare una porzione di pavimento pieno in metallo sotto la testa della scrofa. Risultati finali del progetto di ricerca PRIN 2003 - a cura di Giovanni Cascone

Tecniche di raffrescamento delle scrofe in sala parto / M. BARBARI; M. BIANCHI; L. CONTI; F. SORBETTI GUERRI. - STAMPA. - (2006), pp. 155-167.

Tecniche di raffrescamento delle scrofe in sala parto

BARBARI, MATTEO;CONTI, LEONARDO;SORBETTI GUERRI, FRANCESCO
2006

Abstract

In una sala parto sperimentale sono stati posti a confronto tre diversi sistemi di raffrescamento: a goccia (5 scrofe); a goccia e aria (6 scrofe); a goccia con uso di pavimento in metallo sotto il corpo dell’animale (5 scrofe). Sono stati svolti tre cicli di prove durante i quali sono stati raccolti valori di temperatura ed umidità relativa interna ed esterna alla sala parto. Sulle scrofe del 1° e 2° ciclo sono stati rilevati valori di temperatura rettale e cutanea, spessore del grasso sottocutaneo e BCS (Body Condition Score). Sugli animali del 2° e 3° ciclo sono stati raccolti dati di tipo comportamentale, mediante l’impiego di telecamere. Successivamente i valori di temperatura dell’aria rilevati sono stati analizzati mediante l’utilizzo dell’indice THI e messi in relazione con i dati comportamentali. Sulla base dei dati raccolti è stata valutata l’efficacia dei tre diversi metodi di raffrescamento a confronto. Dai risultati della sperimentazione svolta si può ritenere utile, ai fini del confort termico dell’animale, impiegare contemporaneamente i sistemi di raffrescamento ad acqua (drip cooling) e ad aria (snout cooling), nonché utilizzare una porzione di pavimento pieno in metallo sotto la testa della scrofa. Risultati finali del progetto di ricerca PRIN 2003 - a cura di Giovanni Cascone
2006
9788890186011
Soluzioni edilizie, impianti e attrezzature per il miglioramento del benessere degli animali negli allevamenti intensivi
155
167
M. BARBARI; M. BIANCHI; L. CONTI; F. SORBETTI GUERRI
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