ABSTRACT Il lavoro sviluppa un quadro di riferimento per l’analisi delle principali componenti dei costi relativi all’utilizzo delle denominazioni geografiche dei prodotti agro-alimentari da parte delle singole imprese e delle collettività dei produttori. Dopo avere descritto le principali tipologie di costo, il lavoro approfondisce in particolare i costi diretti, ovvero i costi che le imprese devono sostenere per il controllo e la certificazione delle proprie produzioni, anche ricorrendo all’analisi di alcuni casi di studio relativi a produzioni sia fresche che trasformate, cui fa seguito una discussione sugli aspetti distributivi dei costi diretti, in cui viene evidenziato il ruolo delle istituzioni intermedie rappresentative dei produttori. Nella parte conclusiva vengono sviluppate alcune considerazioni, anche alla luce del complesso dei costi e dei benefici derivanti agli attori delle filiera dalla creazione e dall’impiego di una Denominazione geografica. Dalle caratteristiche delle differenti tipologie di costi derivano importanti implicazioni per le imprese considerate tanto individualmente quanto come collettività, e in particolare potenziali effetti di esclusione dall’impiego della Denominazione per imprese di piccole dimensioni o che comunque realizzano un limitato volume produttivo
Costi e modelli organizzativi nelle denominazioni geografiche / G. Belletti; T. Burgassi; A. Marescotti; A. Pacciani; S. Scaramuzzi. - STAMPA. - (2006), pp. 149-173.
Costi e modelli organizzativi nelle denominazioni geografiche
BELLETTI, GIOVANNI;MARESCOTTI, ANDREA;PACCIANI, ALESSANDRO;SCARAMUZZI, SILVIA
2006
Abstract
ABSTRACT Il lavoro sviluppa un quadro di riferimento per l’analisi delle principali componenti dei costi relativi all’utilizzo delle denominazioni geografiche dei prodotti agro-alimentari da parte delle singole imprese e delle collettività dei produttori. Dopo avere descritto le principali tipologie di costo, il lavoro approfondisce in particolare i costi diretti, ovvero i costi che le imprese devono sostenere per il controllo e la certificazione delle proprie produzioni, anche ricorrendo all’analisi di alcuni casi di studio relativi a produzioni sia fresche che trasformate, cui fa seguito una discussione sugli aspetti distributivi dei costi diretti, in cui viene evidenziato il ruolo delle istituzioni intermedie rappresentative dei produttori. Nella parte conclusiva vengono sviluppate alcune considerazioni, anche alla luce del complesso dei costi e dei benefici derivanti agli attori delle filiera dalla creazione e dall’impiego di una Denominazione geografica. Dalle caratteristiche delle differenti tipologie di costi derivano importanti implicazioni per le imprese considerate tanto individualmente quanto come collettività, e in particolare potenziali effetti di esclusione dall’impiego della Denominazione per imprese di piccole dimensioni o che comunque realizzano un limitato volume produttivoFile | Dimensione | Formato | |
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