Il saggio prende in esame l'azione dell'Eni di Enrico Mattei nei confronti di potenziali partner nel mondo arabo. Le maggiori speranze di collaborazione erano riposte nella disponibilita' dell'Egitto di Nasser. Con questo paese l'Eni sviluppò numerosi programmi di cooperazione, creando joint-ventures con enti di governo per la realizzazione e gestione di infrastrutture petrolifere. L'idea che anche in Egitto si potessero rinvenire importati giacimenti di idrocarburi spinse l'Eni a creare un rapporto stretto con quel paese. Ma le ricerche promosse per tutti gli anni Cinquanta non dettero i risultati sperati. Nuove prospettive si aprirono nel 1958, con il brusco cambio di regime in Iraq. Mattei tentò di avviare rapporti proficui con i nuovi leader iracheni, che ereditatrono le ingenti risorse petrolifere del paese. In questo caso, però, la ferma opposizione della Gran Bretagna e la cautela del governo italiano costrinsero l'Eni a non dare seguito ai primi, promettenti contatti. Ne emerge l'immagine di un paese come l'Italia negli anni Conquanta, ricco di potenzialità e di uomini in grado di darvi concretezza, ma che si muove in un contesto internazionale non privo di ostacoli e di pressioni.
L’Eni alla ricerca di un partner arabo: Egitto e Iraq, 1955-1962 / A. Tonini. - STAMPA. - (2004), pp. 205-224.
L’Eni alla ricerca di un partner arabo: Egitto e Iraq, 1955-1962
TONINI, ALBERTO
2004
Abstract
Il saggio prende in esame l'azione dell'Eni di Enrico Mattei nei confronti di potenziali partner nel mondo arabo. Le maggiori speranze di collaborazione erano riposte nella disponibilita' dell'Egitto di Nasser. Con questo paese l'Eni sviluppò numerosi programmi di cooperazione, creando joint-ventures con enti di governo per la realizzazione e gestione di infrastrutture petrolifere. L'idea che anche in Egitto si potessero rinvenire importati giacimenti di idrocarburi spinse l'Eni a creare un rapporto stretto con quel paese. Ma le ricerche promosse per tutti gli anni Cinquanta non dettero i risultati sperati. Nuove prospettive si aprirono nel 1958, con il brusco cambio di regime in Iraq. Mattei tentò di avviare rapporti proficui con i nuovi leader iracheni, che ereditatrono le ingenti risorse petrolifere del paese. In questo caso, però, la ferma opposizione della Gran Bretagna e la cautela del governo italiano costrinsero l'Eni a non dare seguito ai primi, promettenti contatti. Ne emerge l'immagine di un paese come l'Italia negli anni Conquanta, ricco di potenzialità e di uomini in grado di darvi concretezza, ma che si muove in un contesto internazionale non privo di ostacoli e di pressioni.File | Dimensione | Formato | |
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