Il territorio del Chianti rappresenta un caso esemplare nell’ambito della storia dell’agricoltura toscana, nel quale possono essere documentati vari aspetti delle crisi e trasformazioni avvenute tra Otto e Novecento. Il portato dell’agricoltura tradizionale e delle peculiari caratteristiche di questa zona collocata tra Firenze e Siena, fu sede di importanti iniziative nel campo agricolo che determinarono una qualificazione di particolari settori come quello vitivinicolo. L’attività del barone Bettino Ricasoli fu determinante per la stessa affermazione del vino Chianti, che divenne non più solo il prodotto di un determinato territorio, ma anche un ben identificabile tipo di vino. Attraverso lo studio di documenti dell’epoca (studi dei Georgofili), scritti specifici come il “Vademecum” di T. Guarducci del 1909, indagini sulle condizioni delle famiglie agricole come quelle condotte dall’INEA nel 1932, fonti letterarie e linguistiche come i detti proverbiali, la ricerca intende documentare sul piano storico la formazione e il consolidamento di una specifica identità territoriale e la stessa qualificazione delle produzioni. La ricerca è pubblicata nel volume "La nascita del Chianti moderno" della collana "Il Chianti. Storia, arte, cultura, territorio" (n. 25).
Vitivinicoltura e civiltà rurale: note sul Chianti tra Otto e Novecento / P. Nanni. - STAMPA. - (2007), pp. 95-133.
Vitivinicoltura e civiltà rurale: note sul Chianti tra Otto e Novecento
NANNI, PAOLO
2007
Abstract
Il territorio del Chianti rappresenta un caso esemplare nell’ambito della storia dell’agricoltura toscana, nel quale possono essere documentati vari aspetti delle crisi e trasformazioni avvenute tra Otto e Novecento. Il portato dell’agricoltura tradizionale e delle peculiari caratteristiche di questa zona collocata tra Firenze e Siena, fu sede di importanti iniziative nel campo agricolo che determinarono una qualificazione di particolari settori come quello vitivinicolo. L’attività del barone Bettino Ricasoli fu determinante per la stessa affermazione del vino Chianti, che divenne non più solo il prodotto di un determinato territorio, ma anche un ben identificabile tipo di vino. Attraverso lo studio di documenti dell’epoca (studi dei Georgofili), scritti specifici come il “Vademecum” di T. Guarducci del 1909, indagini sulle condizioni delle famiglie agricole come quelle condotte dall’INEA nel 1932, fonti letterarie e linguistiche come i detti proverbiali, la ricerca intende documentare sul piano storico la formazione e il consolidamento di una specifica identità territoriale e la stessa qualificazione delle produzioni. La ricerca è pubblicata nel volume "La nascita del Chianti moderno" della collana "Il Chianti. Storia, arte, cultura, territorio" (n. 25).File | Dimensione | Formato | |
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