Il saggio si confronta, nella sua prima parte, con le problematiche in cui si imbatte, tradizionalmente, chi agisce ex contractu nell’ambito del processo civile: quali siano i limiti oggettivi del giudicato di condanna di una delle parti ad eseguire la prestazione contrattuale; se quei limiti siano identici allorché la condanna derivi dall’azione monitoria non seguita da opposizione; se il giudicato produca effetti nei confronti degli aventi causa divenuti tali prima della proposizione della lite; in che misura il passaggio da un tema di indagine ad un altro, nelle azioni di impugnativa negoziale, configuri domanda nuova, anziché semplice emendatio libelli; quando si determini litisconsorzio necessario nei giudizi aventi ad oggetto diritti di origine contrattuale in presenza di negozi a parti collettive; quando sussista successione a titolo particolare nel diritto controverso nei giudizi relativi a rapporti contrattuali; quale sia l’efficacia della sentenza che, anziché condannare all’attuazione di un obbligo, produca essa stessa l’effetto che si sarebbe determinato nel caso di esecuzione spontanea da parte dell’obbligato. La seconda parte del contributo è dedicata ad una serie di tematiche riguardanti il rimedio della risoluzione del contratto: la differenza tra adempimento tardivo e vero e proprio inadempimento; il momento in cui la parte possa rifiutare l’altrui adempimento tardivo (se necessariamente dopo la domanda di risoluzione o anche prima del giudizio); l’eventuale preclusione all’azione di adempimento derivante dalla manifestazione della volontà di sciogliersi dal contratto avvenuta in sede stragiudiziale; le modalità di esercizio dello ius variandi tra domanda di risoluzione e domanda di adempimento e l’incidenza su di esse del divieto di mutatio libelli in corso di causa; l’efficacia dell’eccezione inadimpleti contractus rispetto al diritto di controparte a veder accertata la domanda di risoluzione del contratto; il momento di produzione degli effetti della sentenza che si pronuncia sulla domanda di adempimento o di risoluzione, la ripartizione dell’onere della prova in tali giudizi, la riduzione della penale.

Contratto e processo / I. Pagni. - STAMPA. - (2006), pp. 821-898.

Contratto e processo

PAGNI, ILARIA
2006

Abstract

Il saggio si confronta, nella sua prima parte, con le problematiche in cui si imbatte, tradizionalmente, chi agisce ex contractu nell’ambito del processo civile: quali siano i limiti oggettivi del giudicato di condanna di una delle parti ad eseguire la prestazione contrattuale; se quei limiti siano identici allorché la condanna derivi dall’azione monitoria non seguita da opposizione; se il giudicato produca effetti nei confronti degli aventi causa divenuti tali prima della proposizione della lite; in che misura il passaggio da un tema di indagine ad un altro, nelle azioni di impugnativa negoziale, configuri domanda nuova, anziché semplice emendatio libelli; quando si determini litisconsorzio necessario nei giudizi aventi ad oggetto diritti di origine contrattuale in presenza di negozi a parti collettive; quando sussista successione a titolo particolare nel diritto controverso nei giudizi relativi a rapporti contrattuali; quale sia l’efficacia della sentenza che, anziché condannare all’attuazione di un obbligo, produca essa stessa l’effetto che si sarebbe determinato nel caso di esecuzione spontanea da parte dell’obbligato. La seconda parte del contributo è dedicata ad una serie di tematiche riguardanti il rimedio della risoluzione del contratto: la differenza tra adempimento tardivo e vero e proprio inadempimento; il momento in cui la parte possa rifiutare l’altrui adempimento tardivo (se necessariamente dopo la domanda di risoluzione o anche prima del giudizio); l’eventuale preclusione all’azione di adempimento derivante dalla manifestazione della volontà di sciogliersi dal contratto avvenuta in sede stragiudiziale; le modalità di esercizio dello ius variandi tra domanda di risoluzione e domanda di adempimento e l’incidenza su di esse del divieto di mutatio libelli in corso di causa; l’efficacia dell’eccezione inadimpleti contractus rispetto al diritto di controparte a veder accertata la domanda di risoluzione del contratto; il momento di produzione degli effetti della sentenza che si pronuncia sulla domanda di adempimento o di risoluzione, la ripartizione dell’onere della prova in tali giudizi, la riduzione della penale.
2006
8814124930
Trattato del contratto - VI, Interferenze
821
898
I. Pagni
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