Per una nuova formazione degli insegnati secondari

Dal Sessantotto in poi in Italia si è svolto un forte dibattito sulla necessità di fornire agli insegnanti secondari una formazione di tipo socio-psico-pedagogico con competenze didattiche e di tirocinio. Ciò ha corrisposto ai modelli pedagogici più aperti della scuola e all’idea della diffusione di una istruzione obbligatoria di base per tutti. Questa nuova ipotesi di formazione derivava da una critica democratica di impianto deweyano alla tradizionale impostazione liberale che privilegiava nella formazione degli insegnanti secondari soltanto la conoscenza dei contenuti disciplinari. Si tratta di una nuova ottica formativa che guarda ad aprire ai giovani le porte del mondo del lavoro, rivolta alle nuove tecnologie, alla conoscenza delle lingue straniere, alla costruzione di un’Europa sociale, economica e politica. Since the late sixties (1968), there has been an ongoing debate in Italy as regards the need to provide secondary-school teachers with a socio-psycho-educational-type educational-training which equips them with teaching-methodology and placement competencies. This approach corresponds to the more open/evolved educational models of schooling and the concept of making basic obligatory education available to all. This new hypothesis for educational-training is the result of a Dewey-inspired critical democratic reading of the traditional approach imposed by the traditional liberal approach which only favoured content-knowledge as the basis for the educational-training of secondary-school teachers. This new approach is based on providing educational-training from a new perspective which looks to the future and offers young people new employment opportunities based on new technologies (ICT-skills), and foreign-language competence so as to build a social, economic and political Europe.