l'articolo si propone di indagare il legame ipotizzabile tra la istituzione della magistratura del lavoro, prevista dalla legge sindacale del 1926 (la c.d. legge Rocco) e la edificazione del nuovo Stato totalitario. In particolare, si è sostenuto come la previsione di questo nuovo collegio giudicante, competente a pronunciarsi sulle controversie collettive di lavoro, costituisse uno strumento importante di governo della conflittualità socio-sindacale, non lasciato alla libera dialettca delle parti sociali, ma attivabile a discrezione dello Stato e perciò funzionale alla realizzazione delle sue mire totalitarie.
L'inattività della magistratura del lavoro nell'Italia fascista: il concorso di strategie e mentalità nella edificazione di un assetto corporativo riuscito / I. Stolzi. - STAMPA. - (2006), pp. 203-224.
L'inattività della magistratura del lavoro nell'Italia fascista: il concorso di strategie e mentalità nella edificazione di un assetto corporativo riuscito
STOLZI, IRENE
2006
Abstract
l'articolo si propone di indagare il legame ipotizzabile tra la istituzione della magistratura del lavoro, prevista dalla legge sindacale del 1926 (la c.d. legge Rocco) e la edificazione del nuovo Stato totalitario. In particolare, si è sostenuto come la previsione di questo nuovo collegio giudicante, competente a pronunciarsi sulle controversie collettive di lavoro, costituisse uno strumento importante di governo della conflittualità socio-sindacale, non lasciato alla libera dialettca delle parti sociali, ma attivabile a discrezione dello Stato e perciò funzionale alla realizzazione delle sue mire totalitarie.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.