In maschera. Travestimenti surrealisti in Leonor Fini e Leonora Carrington, in Bestiari di genere, a cura di Ernestina Pellegrini e Eleonora Pinzuti, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2008, pp. In questo libro, attraverso un percorso pluridisciplinare – dalla letteratura alla storia, dalla antropologia alla psicoanalisi – vengono esplorate le connessioni bizzarre che hanno legato le donne con il mondo animale. Dal subumano al sovrumano si moltiplicano nei secoli le ibridazioni e le metamorfosi: arpie, meduse, chimere, gorgoni, sfingi, donne-serpenti. Miti, archetipi, temi, sistemi paralleli di rappresentazione, contaminazioni e sovrapposizioni presenti sia nella tradizione del pensiero misogino sia nelle diverse forme di una filosofia vitalista che si oppone al dominio e allo sfruttamento antropocentrico della natura. Un itinerario complesso e ricco di ambiguità, dove si vedono sfilare le ondine, le streghe, le sante, le bambine delle favole e il loro piccolo zoo interiore. Gli animali letterari accedono, nei bestiari femminili, ad un piano di “riabilitazione simbolica” di tipo naturalistico e partecipano a un mondo umano riconciliato: l'Eden ritro-vato compare in opere di molte scrittrici, artiste e filosofe. In tanti bestiari del Novecento, la donna e la bestia si scambiano, o meglio, combinano ruoli e simboli nella rappresentazione della sublimità e della degradazione. È interessante e divertente inseguire all'interno di epoche e culture diverse questo binomio bizzarro impigliato nel gioco regressivo di uno scambio mitizzante di termini e di segni – formali immaginari e simbolici – tra il femminile e l'animale (il bene e il male, il legittimo e l'illegittimo, l'amor sacro e l'amor profano), tra ritorni, riemergenze, parodie, decostruzioni, citazioni che, nelle loro infinite metamorfosi, continuano a tracciare percorsi ancora da decifrare. Dalla prospettiva antropologica di “totemismo e genere” agli aspetti teorici, fino alla capillare analisi dei meccanismi di costruzione di un’identità di genere attraverso il travestimento animale nelle opere narrative e pittoriche di due importanti artiste eccentriche del movimento surrealista internazionale, Leonor Fini e Leonora Carrington: un sontuoso ed effervescente “teatro dell’io”. Il saggio è nato anche a ridosso di lunghe ricerche fra le carte autobiografiche inedite presenti negli archivi delle due artiste, fra Trieste, Parigi e Stati Uniti. Le ricerche hanno portato anche al contributo saggistico intitolato In maschera. Ovvero il festival dell'io di Leonor Fini, apparso nel catalogo della grande mostra triestina del 2009, organizzata presso il Museo Revoltella, Leonor Fini.L'Italienne de Paris, a cura di M.Masau Dan (Olschky 2009, pp. 16-23).
IN MASCHERA. TRAVESTIMENTI SURREALISTI IN LEONOR FINI E LEONORA CARRINGTON / E. PELLEGRINI. - STAMPA. - (2008), pp. 73-84.
IN MASCHERA. TRAVESTIMENTI SURREALISTI IN LEONOR FINI E LEONORA CARRINGTON
PELLEGRINI, ERNESTINA
2008
Abstract
In maschera. Travestimenti surrealisti in Leonor Fini e Leonora Carrington, in Bestiari di genere, a cura di Ernestina Pellegrini e Eleonora Pinzuti, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2008, pp. In questo libro, attraverso un percorso pluridisciplinare – dalla letteratura alla storia, dalla antropologia alla psicoanalisi – vengono esplorate le connessioni bizzarre che hanno legato le donne con il mondo animale. Dal subumano al sovrumano si moltiplicano nei secoli le ibridazioni e le metamorfosi: arpie, meduse, chimere, gorgoni, sfingi, donne-serpenti. Miti, archetipi, temi, sistemi paralleli di rappresentazione, contaminazioni e sovrapposizioni presenti sia nella tradizione del pensiero misogino sia nelle diverse forme di una filosofia vitalista che si oppone al dominio e allo sfruttamento antropocentrico della natura. Un itinerario complesso e ricco di ambiguità, dove si vedono sfilare le ondine, le streghe, le sante, le bambine delle favole e il loro piccolo zoo interiore. Gli animali letterari accedono, nei bestiari femminili, ad un piano di “riabilitazione simbolica” di tipo naturalistico e partecipano a un mondo umano riconciliato: l'Eden ritro-vato compare in opere di molte scrittrici, artiste e filosofe. In tanti bestiari del Novecento, la donna e la bestia si scambiano, o meglio, combinano ruoli e simboli nella rappresentazione della sublimità e della degradazione. È interessante e divertente inseguire all'interno di epoche e culture diverse questo binomio bizzarro impigliato nel gioco regressivo di uno scambio mitizzante di termini e di segni – formali immaginari e simbolici – tra il femminile e l'animale (il bene e il male, il legittimo e l'illegittimo, l'amor sacro e l'amor profano), tra ritorni, riemergenze, parodie, decostruzioni, citazioni che, nelle loro infinite metamorfosi, continuano a tracciare percorsi ancora da decifrare. Dalla prospettiva antropologica di “totemismo e genere” agli aspetti teorici, fino alla capillare analisi dei meccanismi di costruzione di un’identità di genere attraverso il travestimento animale nelle opere narrative e pittoriche di due importanti artiste eccentriche del movimento surrealista internazionale, Leonor Fini e Leonora Carrington: un sontuoso ed effervescente “teatro dell’io”. Il saggio è nato anche a ridosso di lunghe ricerche fra le carte autobiografiche inedite presenti negli archivi delle due artiste, fra Trieste, Parigi e Stati Uniti. Le ricerche hanno portato anche al contributo saggistico intitolato In maschera. Ovvero il festival dell'io di Leonor Fini, apparso nel catalogo della grande mostra triestina del 2009, organizzata presso il Museo Revoltella, Leonor Fini.L'Italienne de Paris, a cura di M.Masau Dan (Olschky 2009, pp. 16-23).File | Dimensione | Formato | |
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