Il primo capitolo del volume costituisce un quadro generale di riferimento, nel quale sono state poi collocate le esperienze di ricerca specifica sui tre quartieri Ina-Casa in Toscana: “Isolotto-Palazzo dei Diavoli” a Firenze, “Belvedere” a Pistoia, “San Giusto” a Prato. Analizzata preliminarmente la produzione manualistica italiana negli anni 1930-’55 e, in particolare, i riferimenti manualistici del Piano Ina-Casa, si è approfondito il rapporto tra i tipi edilizi residenziali più frequentemente impiegati negli interventi e i differenti tipi di insediamento a scala di quartiere, individuando, a questa scala, quattro differenti classi tipologiche. Sono stati poi studiati, per ogni classe tipologica, singoli quartieri, variamente insediati e configurati in differenti città italiane (Milano, Roma, Bologna, Genova, Torino, Trieste e altre), riservando particolare attenzione ai casi toscani. Tramite un’ampia serie di disegni dell’autore, vengono esplorate ed evidenziate le regole di progetto, adottate nei differenti casi ed alle varie scale di definizione degli organismi edilizi, fino ad investire l’analisi dei materiali e delle tecniche costruttive impiegate. Un’ampia serie di note bibliografiche correda il testo.
Rapporti tra tipi edilizi e morfologia degli insediamenti nell'esperienza dell'Ina-Casa / F.Nuti. - STAMPA. - (2004), pp. 9-55.
Rapporti tra tipi edilizi e morfologia degli insediamenti nell'esperienza dell'Ina-Casa
NUTI, FRANCO
2004
Abstract
Il primo capitolo del volume costituisce un quadro generale di riferimento, nel quale sono state poi collocate le esperienze di ricerca specifica sui tre quartieri Ina-Casa in Toscana: “Isolotto-Palazzo dei Diavoli” a Firenze, “Belvedere” a Pistoia, “San Giusto” a Prato. Analizzata preliminarmente la produzione manualistica italiana negli anni 1930-’55 e, in particolare, i riferimenti manualistici del Piano Ina-Casa, si è approfondito il rapporto tra i tipi edilizi residenziali più frequentemente impiegati negli interventi e i differenti tipi di insediamento a scala di quartiere, individuando, a questa scala, quattro differenti classi tipologiche. Sono stati poi studiati, per ogni classe tipologica, singoli quartieri, variamente insediati e configurati in differenti città italiane (Milano, Roma, Bologna, Genova, Torino, Trieste e altre), riservando particolare attenzione ai casi toscani. Tramite un’ampia serie di disegni dell’autore, vengono esplorate ed evidenziate le regole di progetto, adottate nei differenti casi ed alle varie scale di definizione degli organismi edilizi, fino ad investire l’analisi dei materiali e delle tecniche costruttive impiegate. Un’ampia serie di note bibliografiche correda il testo.File | Dimensione | Formato | |
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