Il Library bill of rights dell’ALA recita: “Gli utenti hanno diritto all’informazione, alla formazione e all’assistenza tecnica necessari per lavorare con l’hardware e il software della biblioteca”. Lo straordinario, continuo mutamento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha posto nuove questioni, definite infoetiche o cyberetiche, che in parte si sovrappongono a quelle previste nell’etica biblioteconomica, quali per esempio, la globalizzazione, il divario digitale, la privacy, l’autenticità, il copyright, la censura, la riservatezza, i filtri elettronici, la commercializzazione dell’informazione. È soprattutto intorno alla tematica dell’accesso che si è infittito il dibattito che ha coinvolto politici, giuristi, mediatori dell’informazione e della conoscenza. Nei codici deontologici bibliotecari il concetto di libertà intellettuale si lega indissolubilmente alla dichiarazione dei doveri e delle responsabilità nei confronti degli utenti, e si fonda su un’etica professionale che postula tra i suoi valori l’intransigente difesa del diritto di accesso all’informazione e di attenzione a qualsiasi forma di censura che ne pregiudichi l’adempimento. La formazione dell’utente è, pertanto, strategica per l’accesso consapevole alla conoscenza; essa dovrebbe essere compiuta nel rispetto di programmi che riescano a combinare competenza informatica, competenza informativa e library instruction.
Il web e la deontologia professionale : condividere le finalità tra bibliotecario e utente / Mauro Guerrini. - STAMPA. - (2004), pp. 229-236.
Il web e la deontologia professionale : condividere le finalità tra bibliotecario e utente
GUERRINI, MAURO
2004
Abstract
Il Library bill of rights dell’ALA recita: “Gli utenti hanno diritto all’informazione, alla formazione e all’assistenza tecnica necessari per lavorare con l’hardware e il software della biblioteca”. Lo straordinario, continuo mutamento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha posto nuove questioni, definite infoetiche o cyberetiche, che in parte si sovrappongono a quelle previste nell’etica biblioteconomica, quali per esempio, la globalizzazione, il divario digitale, la privacy, l’autenticità, il copyright, la censura, la riservatezza, i filtri elettronici, la commercializzazione dell’informazione. È soprattutto intorno alla tematica dell’accesso che si è infittito il dibattito che ha coinvolto politici, giuristi, mediatori dell’informazione e della conoscenza. Nei codici deontologici bibliotecari il concetto di libertà intellettuale si lega indissolubilmente alla dichiarazione dei doveri e delle responsabilità nei confronti degli utenti, e si fonda su un’etica professionale che postula tra i suoi valori l’intransigente difesa del diritto di accesso all’informazione e di attenzione a qualsiasi forma di censura che ne pregiudichi l’adempimento. La formazione dell’utente è, pertanto, strategica per l’accesso consapevole alla conoscenza; essa dovrebbe essere compiuta nel rispetto di programmi che riescano a combinare competenza informatica, competenza informativa e library instruction.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.