L’opus gallicum è un singolare apparecchio murario citato (e riutilizzato) da Cesare nel de bello gallico riutilizzato dai costruttori normanni in alcune aree dell’Italia meridionale. All’epoca delle Crociate la mancanza di legnami da impiegarsi come barre strutturali nella compagine muraria dei castelli di Terra Santa ha suggerito l’utilizzo, al posto di elementi lignei, di colonne di epoca romana ed erodiana, di cui la regione abbondava, murate a malta di calce. Si tratta di una soluzione di grande novità ed efficacia che sarà impiegata sia dai costruttori crociati, sulla base di alcune precedenti esperienze bizantine, sia da quelli di parte avversa. Lo studio su questa tipologia costruttiva prende in considerazione una vasta casistica di opere fortificate collocate soprattutto lungo la costa mediterranea del Vicino Oriente ma anche esempi costituiti dai cosiddetti castelli di sperone. Il controllo del territorio e la difesa locale hanno ricavato grande vantaggi da queste soluzioni tecnologiche la cui valenza è certamente funzionale ma che, in molti casi, raggiunge anche una elevata valenza estetica. Lo studio prende in considerazione anche gli aspetti più specificatamente legati ai problemi conservativi.

Le risorse lapidee per la costruzione dei castelli di epoca crociata. L'opus gallicum: il singolare reimpiego di una tecnica costruttiva più antica / L.Marino. - STAMPA. - (2007), pp. 209-237.

Le risorse lapidee per la costruzione dei castelli di epoca crociata. L'opus gallicum: il singolare reimpiego di una tecnica costruttiva più antica

MARINO, LUIGI
2007

Abstract

L’opus gallicum è un singolare apparecchio murario citato (e riutilizzato) da Cesare nel de bello gallico riutilizzato dai costruttori normanni in alcune aree dell’Italia meridionale. All’epoca delle Crociate la mancanza di legnami da impiegarsi come barre strutturali nella compagine muraria dei castelli di Terra Santa ha suggerito l’utilizzo, al posto di elementi lignei, di colonne di epoca romana ed erodiana, di cui la regione abbondava, murate a malta di calce. Si tratta di una soluzione di grande novità ed efficacia che sarà impiegata sia dai costruttori crociati, sulla base di alcune precedenti esperienze bizantine, sia da quelli di parte avversa. Lo studio su questa tipologia costruttiva prende in considerazione una vasta casistica di opere fortificate collocate soprattutto lungo la costa mediterranea del Vicino Oriente ma anche esempi costituiti dai cosiddetti castelli di sperone. Il controllo del territorio e la difesa locale hanno ricavato grande vantaggi da queste soluzioni tecnologiche la cui valenza è certamente funzionale ma che, in molti casi, raggiunge anche una elevata valenza estetica. Lo studio prende in considerazione anche gli aspetti più specificatamente legati ai problemi conservativi.
2007
8860870275
Alle origini dell'Europa mediterranea
209
237
L.Marino
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